Ospedale San Gerardo, il saluto di Alparone all’Asst Monza: «Sereno e consapevole dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti»

Il direttore generale dell’Asst Monza a inizio settimana è stato destinato a uguale incarico all’Asst del Garda: il saluto di Mario Alparone ai colleghi dopo un avvicendamento “inatteso e improvviso”.
Mario Alparone
Mario Alparone Fabrizio Radaelli

Un avvicendamento “inatteso e improvviso” e per questo il saluto ai colleghi è stato affidato a un ”breve messaggio” per “esprimere le forti emozioni di questo momento”. Da mercoledì 8 settembre Mario Alparone, direttore generale della Asst Monza, è passato a dirigere la Asst del Garda sostituito al San Gerardo da Silvano Casazza (Ats Brianza) come da delibera regionale di inizio settimana.

“Sono sereno e consapevole del grande impegno profuso e dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti – ha detto Alparone nel suo messaggio – Solo per citarne alcuni, i 300 posti letto della palazzina B, i 18 milioni di tecnologie messi a terra, l’azzeramento delle tecnologie obsolete (circa 6 milioni), la scissione del ramo di azienda di Desio, l’anno record di erogazione sanitaria ambulatoriale e di ricoveri del 2019 superiore di diversi milioni alle richieste regionali, la progettualità di trasformazione del San Gerardo ad IRCCS, la classifica Newsweek che ci posiziona al 14° posto in Italia, i tre bollini Rosa della Fondazione Onda che ci colloca tra gli ospedali migliori nei percorsi dedicati alla donna, il miglioramento netto nelle valutazioni degli obiettivi regionali. Ma, al di là di tutto questo, quello che mi porto via è il patrimonio di relazioni e di rapporti umani che abbiamo costruito insieme soprattutto durante la pandemia e che nessuno ci porterà via. Un ringraziamento finale, proprio per questo, va alla Unità di Crisi formata da donne e uomini straordinari per professionalità ed impegno ed alla mia Direzione Strategica per aver condiviso con me un sogno. Monza ed il San Gerardo sono una ricchezza per la Brianza e per la Lombardia. Viva il San Gerardo”.