Ospedale di Desio: si allungano i tempi per il raddoppio del pronto soccorso?

L'allarme del Cobac: «Ampliamento del Pronto soccorso di Desio: i tempi potrebbero allungarsi».
La nuova insegna dell'ospedale di Desio che con approvazione della giunta regionale è diventato "Ospedale Pio XI"
L’ospedale di Desio Paolo Volonterio

«Ampliamento del Pronto soccorso di Desio: i tempi potrebbero allungarsi». A denunciare questo rischio è stato il Cobac (Comitato Ovest Brianza), l’associazione di medici che da anni lotta per rafforzare i servizi dell’ospedale Pio XI: «Abbiamo fondati motivi – spiega il coordinatore, Francesco Sicurelloper ritenere che il progetto di raddoppiamento atteso da vent’anni potrebbe non essere più realizzato secondo i tempi».

Ospedale di Desio: nodo nella procedura di acquisto dei terreni necessari dai 38 proprietari

Il nodo potrebbe ritardare il via libera ai lavori potrebbe essere rappresentato dalla complessa procedura di acquisto dei 3.420 metri quadrati di terreni dai 38 proprietari, sui quali realizzare la nuova struttura sanitaria. L’associazione Cancro Primo Aiuto ha raggiunto i 200mila euro per l’acquisto dei terreni destinati alla costruzione della nuova strada di accesso al pronto soccorso dell’ospedale Pio Xl di Desio, raddoppiando l’attuale corsia. Un primo traguardo atteso da vent’anni.

La superficie complessiva dei terreni necessari per la realizzazione della strada è di 3.420 metri quadrati, suddivisa in 7 lotti, per un totale di 38 proprietari: «La parcellizzazione dei terreni e l’esistenza di numerosi proprietari – aveva sottolineato più volte Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto – ha reso estremamente complesso e laborioso il lavoro».

L’associazione con un impegno considerevole è riuscita a raccogliere 50mila euro, ma il pacchetto completo è di 200mila, per l’acquisto di tutti i piccoli appezzamenti di terreno era ancora lontano. Cosi, nell’ambizioso progetto erano state coinvolte la Provincia di Monza. A tirare le fila il presidente della Provincia Mb, Luca Santambrogio, che ha coinvolto numerose aziende pubbliche che hanno donato con generosità, come BrianzAcque, Brianza energia e ambiente (Bea), Assp e Gelsia. Un motivo d’orgoglio: era la prima volta in Italia che si realizzava una collaborazione così ad ampio spettro tra pubblico, privato e partecipate.

Ospedale di Desio: Asst Brianza esclude problemi

Un lavoro certosino, quello di reperire tutti i proprietari, oppure i loro eredi. Qualcosa – in questo complesso e delicato processo potrebbe essersi inceppato. Si spera solo temporaneamente.
E l’inaugurazione del progetto a quattro mani tra Regione Lombardia e Asst Brianza – considerata imminente fino a pochi mesi fa – potrebbe spostarsi a tempi più lontani e indefiniti. Un’eventualità – quella di un ritardo nel crono-programma – che però Carlo Alberto Tersalvi, dg di Asst Brianza, almeno per il momento ha escluso in modo fermo.