Nova Milanese e il caso mense, parla la presidente dell’Azienda Comunale Servizi

La presidente dell'Azienda Comunale Servizi  Roberta Tagliavini fa chiarezza sulla questione dei costi della mensa scolastica di Nova Milanese.
Comune Nova Milanese
Comune Nova Milanese

La presidente dell’Azienda Comunale Servizi  Roberta Tagliavini fa chiarezza sulla questione dei costi della mensa scolastica di Nova Milanese. I “servizi alla persona” resi dall’Azienda, nascono per loro natura “in perdita”, proprio per andare incontro alle esigenze delle famiglie. La “perdita” nei conti dell’Azienda in relazione a questi servizi non è un “buco”, bensì “un costo a carico dell’Azienda previsto a budget”.

Nova Milanese e il caso mense, parla la presidente dell’Azienda Comunale Servizi: «Grande impegno per contenere gli aumenti»

Il costo è fisso per il servizio di trasporto per persone diversamente abili (totalmente gratuito per gli utilizzatori), variabile per il servizio di refezione, in funzione della variabilità in tipologia (fasce Isee) e numerosità dell’utenza.
Tiene inoltre a sottolineare Tagliavini, che “le perdite di tali servizi sono coperte dagli utili della Divisione Farmacie, un fiore all’occhiello dell’Azienda, per i risultati operativi che raggiunge, in linea e talora superiori alla media nazionale delle farmacie con analogo giro d’affari (studio di settore del 2022)“.

L’argomento in città ha fatto discutere, per via dell’aumento delle tariffe per l’utenza a partire dal prossimo anno scolastico. Tagliavini spiega che tali aumenti non dipendono dall’Azienda che, anzi, ha fatto tutto il possibile per contenerli.

Innanzitutto – sottolinea – abbiamo rivisto le fasce Isee proprio nell’intento di andare incontro alle famiglie e tutelare soprattutto quelle a reddito basso, stabilendo tariffe per la refezione scolastica maggiormente differenziate“.

Nova Milanese e il caso mense, parla la presidente dell’Azienda Comunale Servizi: «Una funzione sociale»

Tagliavini sottolinea quindi la “funzione sociale” dell’Azienda, che cerca di farsi carico di una parte dei costi del pasto per aiutare le famiglie. La presidente nell’ultima seduta di Consiglio Comunale sulla questione dei costi era stata chiara: “Nel 2023 abbiamo dovuto fare i conti con diversi aumenti del costo pasto, ma abbiamo deciso comunque di mantenere invariate le tariffe a carico degli utenti. Quanto alti gli aumenti? Abbiamo dovuto riconoscere all’azienda di ristorazione tre aumenti per il pasto basandoci sugli indici Istat. Un dato è molto eloquente: la tariffa della fascia Isee più elevata, da sola non basta a coprire il costo del singolo pasto”.
Il futuro? Con una nuova gara d’appalto alle porte, è lecito attendersi costi ancora maggiori. È la “Sua” (Centrale unica di committenza) della Provincia di MB a gestire le gare e a indicare il prezzo. Non accoglie più le gare ove il prezzo è inferiore a una certa soglia. Già lo scorso anno il Comune aveva indetto una gara cercando di proporre il prezzo più basso possibile, con il risultato che è andata deserta.