No Pedemontana di Lesmo chiede attenzione sull’impatto dell’opera ai candidati sindaci

Il comitato No Pedemontana di Lesmo chiede ai candidati sindaci di porre attenzione a Pedemontana e l'impatto sul territorio.

Il Comitato No Pedemontana di Lesmo, Camparada e Arcore chiede degli impegni precisi ai tre candidati sindaci di Lesmo Marco Desiderati, Sara Dossola e Laura Confalonieri per mitigare per quanto possibile il passaggio dell’autostrada e la sua realizzazione sul territorio. “Innanzitutto abbiamo preteso forse con un po’ di arroganza la presenza di un nostro rappresentante a tutti i tavoli politici e tecnici che trattino il tema Pedemontana ma pensiamo di averne diritto. La risposta è stata comunque affermativa da parte di tutti i candidati. Vedremo dopo il 10 giugno perché i tempi per la cantierizzazione sono molto stretti sarà uno dei primi temi che la nuova giunta dovrà affrontare” ha fatto sapere il gruppo.

No Pedemontana di Lesmo e il problema del traffico locale

Le preoccupazione per il Comitato si concentrano anche sulla viabilità locale. “Molto importante e vissuto tutti i giorni sul nostro territorio, il problema del traffico che attraversa Lesmo. Abbiamo a cuore la viabilità del nostro comune e stiamo cercando di interpretare tutte le strade che la lista Desiderati propone ci viene il mal di testa. Nuovo ponte sul Lambro con nuova strada per intercettare il traffico proveniente da Biassono e che transita da Lesmo. Nuova tangenzialina per intercettare il traffico diretto a Usmate – ha evidenziato No Pedemontana-. E la Pedemontana a cosa serve? Questo stesso traffico non dovrebbe transitare sull’ autostrada? I fautori dell’autostrada hanno cercato di convincerci che avrebbe assorbito il traffico locale direzione est-ovest (Biassono – Usmate/Vimercate) e noi proponiamo altre strade con lo stesso obiettivo? Strade + strade = meno verde. Qualcosa non torna a meno che l’obiettivo finale sia altro. Il traffico da intercettare a Lesmo è la direttrice nord- sud quindi fare una strada che termini in via Ratti non giustifica l’ingente investimento. Allungare la strada fino alla Sp7 tra Lesmo green e via Donatori di Sangue non lo si può certo affermare prima delle elezioni, visti gli espropri che questo comporta. Forse bisogna pensare ad alternative meno impattanti e costose In merito alle ciclabili le riteniamo irrinunciabili, a partire da quella di Peregallo/stazione anche per questioni di sicurezza, ma anche le altre danno pregio al territorio e migliorano la qualità della vita dei Lesmesi”. In via Ratti ancora oggi manca un collegamento ciclopedonale da via Brianza fino al parco Robinson mettendo a repentaglio la vita du chi transita a piedi da quelle parti.