Napoleone e la Grande Armèe:a Meda si rievoca la grande storia

Meda – La storia passa da Meda, e diventa arte teatrale. Grande serata di musica e teatro lunedì 22 giugno sul sagrato della chiesa di santa maria Nascente. Ha avuto infatti luogo il grandioso allestimento dello spettacolo «1812. Concerto per l’Europa», musica dall’Europa e rappresentazione dell’ouverture 1812 di Tchaikovsky, organizzata dal corpo musicale “Santa Cecilia” con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Meda e della fondazione della comunità di Monza e Brianza. Inizialmente slittata a causa delle cattive condizioni climatiche – l’appuntamento era per sabato 20 – l’importante manifestazione si finalmente tenuta, con la drammatizzazione da parte oltre 30 figuranti, attori di vari gruppi teatrali medesi, amici del Rione Belgora e semplici cittadini.

L’Ouverture 1812 è una composizione per orchestra che ricorda la campagna di Russia di Napoleone, conclusasi naturalmente con il drammatico ritiro delle truppe francesi ed il declino della loro potenza. L’opera è celebre anche per essere scandita da “colpi di cannone”, resi di solito da una grancassa, ma nel nuovo scenario, questi sono stati… sparati dal vero per 16 volte. Già per le celebrazioni del 750 anni di Meda, il 10 dicembre del 2002, erano stati coinvolti ben 254 interpreti per la rievocazione storica della leggenda dei santi patroni Ajmo e Vermondo e un centinaio di altri erano venuti da comuni limitrofi.

Con la regia di Rina Del Pero del circolo culturale “XX Settembre”, hanno dato il loro contributo Eugenio Buraschi della Compagnia “I Nuovi Istrioni”, Renato Busato de “Gli Antistress” (Meda Sud) e Rosy Orsi Per i “Senza Tetto”. La Contrada Belgora, “capitanata” da Jessica Pozzoli ha coinvolto cittadini più o meno giovani. Tra le persone che hanno deciso di aggregarsi, anche alcune donne slave che hanno proposto di inserire elementi della loro tradizione. Della parte musicale si è occupato naturalmente il corpo musicale “Santa Cecilia” presieduto dal geometra Aldo Valsecchi.

A differenza della rappresentazione teatrale, era la musica a dettare i tempi, le entrate e le azioni sceniche, ma nonostante le difficoltà l’evento è stato un successo: con i suoi “ufficiali russi e francesi” in uniforme e a cavallo, la “lotta con armi e fumi” nella prima parte della rappresentazione, che ha coinvolto e ottenuto il plauso del foltissimo pubblico (talmente folto che tanti hanno dovuto assistere allo spettacolo in piedi), i “caduti” e poi la vittoria finale dei Russi in festa, accompagnati dal suono a festa di vere campane. Un’ulteriore dimostrazione che Meda e i medesi insieme possono “fare cultura”. Alessandra Boga