“Monzaminushabens”: la città imbrattata in un viaggio fotografico (che non finisce mai)

Attivato in Instagram da novembre, ogni giorno si arricchisce di nuovi scatti: persino i monopattini e le biciclette in sharing hanno subito il passaggio di qualche minus habens cosi come le colonnine per il pagamento dei parcheggi
Monza Graffiti
Monza Graffiti Fabrizio Radaelli

Scritte sui muri, messaggi subliminali e altri decisamente più espliciti. Scarabocchi, pennellate di vernice che non risparmiano né il centro né la periferia. Non c’è angolo di Monza che sia esente dalle firme di chi vuole manifestare il proprio (dubbio) estro e le proprie opinioni a una vasta platea. A documentare le condizioni in cui versano numerosi muri e colonnati cittadini c’è un account di Instagram dall’evocativo nome “Monzaminushabens” che dallo scorso 21 novembre posta le foto degli “imbrattamenti realizzati da qualche idiota”.

Il viaggio fotografico inizia nella centralissima piazza Trento, tocca le vie dello struscio come via Italia, dove nemmeno la Casa dell’Automobile è stata risparmiata dalle scritte, si sposta nella zona del ponte dei Leoni, si avvicina al monumento dei caduti, vittima anch’esso di imbrattamenti, si accosta alla torre medievale di via Lambro, ai cancelli e al portale d’ingresso dei giardini della Villa Reale, scende nel sottopassaggio che da corso Milano conduce alla stazione. Persino i monopattini e le biciclette in sharing hanno subito il passaggio di qualche minus habens cosi come le colonnine per il pagamento dei parcheggi. E c’è da giurare che il viaggio fotografico sarà ancora lungo.