Monza: vanno ai giardini per prendere un po’ di fresco, rimangono chiusi dentro

La serata era afosa e lì vicino c’era un giardino pubblico: niente di meglio per concedersi un po’ di fresco prima di sera. Peccato che la sosta sia durata troppo e una coppia di anziani di Monza è rimasta chiusa dentro.
I giardini in via don Valentini a Monza
I giardini in via don Valentini a Monza Fabrizio Radaelli

Una boccata d’aria che si è protratta un po’ troppo a lungo con il rischio di trascorrere la notte sotto le stelle. Se non fosse stato per due giovani che rincasando intorno alle undici di sera sono incappati nella coppia che attaccata alla recinzione aspettava l’arrivo di qualche passante cui chiedere aiuto.

Disavventura a lieto fine quella capitata a due pensionati del rione Cristo Re che alla ricerca di un po’ di refrigerio hanno trascorso la serata sulle panchine dei giardinetti di via don Valentini. Il giardino comunale, particolarmente grande, dotato di giochi per i bambini, di un campo di calcio a undici e di diverse entrate, ha perciò donato un po’ di fresco ai due che non si sono accorti del passare del tempo e dell’arrivo dell’incaricato a chiudere i cancelli. Che, a sua volta, non ha fatto caso alla presenza della coppia. Che, quando ha deciso di far ritorno a casa, si è accorta che tutti i cancelli erano stati chiusi.

Non avendo per altro il telefonino, hanno dovuto affidarsi alla buona sorte. Che è arrivata dopo circa un’ora. «Stavamo tornando a casa dopo la classica corsa nel parco – racconta uno dei due runner che ha aiutato i monzesi rimasti chiusi nel giardino pubblico – Era buio e abbiamo visto due persone attaccate al cancello dei giardinetti. Ci siamo avvicinati e ci hanno chiesto aiuto perché erano rimasti chiusi dentro». Immediata la telefonata prima ai vigili del fuoco e poi alla polizia locale che è intervenuta facendo aprire il cancello.

«Abbiamo aspettato fino a quando non sono arrivati i soccorsi – concludono – I due pensionati ci hanno detto che prima del nostro arrivo erano passate altre persone, ma nessuno si è fermato per chiedere che cosa fosse successo. Se avessimo fatto un’altra strada i due poveretti avrebbero trascorso tutta la notte sulle panchine». Che con la canicola di questi ultimi giorni sarebbe risultata un sollievo.