Monza: un fiume di persone per ricordare le vittime di mafia con Libera

Studenti, istituzioni, cittadini e sindacati alla manifestazione organizzata dall'associazione Libera in tutta Italia.
I discorsi al teatro Villoresi di Monza alla marcia con Libera
I discorsi al teatro Villoresi di Monza alla marcia con Libera Fabrizio Radaelli

Un fiume di persone ha attraversato nella mattina di giovedì 21 marzo il centro di Monza per sottolineare anche nel cuore della Brianza la Giornata dell’impegno e della memoria delle vittime innocenti di mafia, iniziativa organizzata a livello nazionale dall’associazione Libera.

“Il 21 marzo non è una giornata di commemorazione museale, ma una giornata in cui si assume la promessa di un impegno che, nel nome di tutte le vittime innocenti di mafia di cui siamo venuti a conoscenza fino ad oggi, proseguirà per tutti gli altri 364 giorni dell’ anno – aveva sottolineato il comitato brianzolo dell’associazione presentando l’iniziativa – Un impegno che riguarda tutte/i perché le loro storie ci raccontano un’altra storia dell’Italia”.

Monza contro le mafie: “Teniamo alta l’attenzione”

Alcuni dei partecipanti alla manifestazione di Libera a Monza
Alcuni dei partecipanti alla manifestazione di Libera a Monza

La partenza da largo Mazzini con studenti, rappresentanti istituzionali e semplici cittadini e poi il percorso fino al Carrobiolo, per ascoltare i discorsi al teatro Villoresi – presente anche il sindaco Paolo Pilotto, con l’assessore Ambrogio Moccia e il comandante della polizia locale Giovanni Dongiovanni – e per vedere in diretta da Roma l’intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

Alla manifestazione anche la Cgil. “Come Cgil abbiamo deciso, in questa importante giornata, di essere presenti in tutte le piazze in cui Libera ha chiamato il popolo antimafioso a partecipare – ha detto il segretario confederale Matteo Casiraghi – Una giornata che vede la presenza di migliaia di giovanissimi studenti e studentesse e un pezzo molto importante del sindacato, a partire dalla Cgil. Per testimoniare la necessità di tenere alta l’attenzione su un fenomeno che coinvolge anche il nostro territorio”.

Dalla Brianza a Roma, passando dalla Toscana, per dire no alla mafia e continuare la nostra battaglia per la legalità, il lavoro e la giustizia sociale”, sono le parole con cui il segretario generale del sindacato, Walter Palvarini, ha chiuso il corteo.