Monza: sì al piano di via Milazzo, ma la giunta apre a modifiche

La giunta Pilotto apre a interventi in fase attuativa: sul piatto cambiamenti alle altezze degli edifici. Il comitato di cittadini soddisfatto.
Monza il rendering per via Milazzo
Monza il rendering per via Milazzo

La convenzione approvata dall’amministrazione comunale riguardo la riqualificazione di via Milazzo potrebbe lasciare aperta una possibilità di trattativa in fase attuativa. È la proposta avanzata dall’assessore al governo del territorio, Marco Lamperti, che martedì 14 maggio, nel tardo pomeriggio, ha incontrato alcuni membri del comitato via Milazzo – Manara insieme a Giorgio Majoli, di Legambiente, alla presenza del sindaco Paolo Pilotto.

La possibilità ventilata da Lamperti riguarderebbe lo spostamento dei volumi, al fine di ridurre le altezze attualmente previste nel progetto. Sull’ex area industriale davanti all’antica Cascina delle api dovrebbero sorgere tre palazzine, alte 7, 5 e 3 piani.

Monza: le possibili modifiche al piano di via Milazzo

L’idea è quella di spostare i volumi, lasciando invariata la volumetria complessiva, per arrivare a ottenere tre palazzine della medesima altezza. Un escamotage previsto in base all’articolo 14 della convenzione stipulata, per evitare la realizzazione, proprio fonte cascina, di una costruzione di sette piani.

La proposta è stata accolta con favore dai residenti e ora sarà sottoposta al giudizio dell’operatore. «Abbiamo dialogato in un clima disteso e di ascolto e questo ha sicuramente giovato al confronto – ha spiegato Anna Pozzi, membro del comitato via Milazzo – Manara -. Le nuove palazzine verrebbero collocate lungo il canale Villoresi, più distanti dalla nostra cascina. Inoltre il progetto prevede anche di lasciare intatto il verde esistente, con una cessione al Comune di 4.000 metri quadrati. Ci auguriamo che il privato accolga la proposta e che ci sia margine per una trattativa. In attesa di una risposta abbiamo chiesto all’amministrazione di essere costantemente aggiornati sullo sviluppo dell’interlocuzione».