Monza, Massimiliano Romeo candidato alla guida della Lega in Lombardia

Il presidente dei senatori del Carroccio candidato al congresso che è in programma a novembre. Intanto, banchetti per Salvini anche in Brianza.
Monza Max Romeo petizione autonomia
Monza Max Romeo alla petizione per l’autonomia

Riorganizzare la Lega partendo dai territori, puntando sui suoi valori e sul senso di comunità: è il programma con cui il monzese Massimiliano Romeo, da sei anni capogruppo in Senato, si candida a guidare il Carroccio in Lombardia.

Al momento è l’unico pretendente ufficiale al congresso regionale che dovrebbe svolgersi a novembre: «Penso di poter dare il mio apporto per rinsaldare la base – spiega – è necessario riorganizzare il partito a livello locale perché la pandemia ci ha penalizzato e da allora fatichiamo a far valere le nostre caratteristiche».

Monza, Massimiliano Romeo per la Lega in Lombardia: «Vicini agli amministratori»

«La mia non è una critica a Matteo Salvini – precisa – ma, anzi, un contributo per cercare di rafforzare la Lega: credo che, con l’esperienza maturata come capogruppo in consiglio regionale e in Senato, potrei lavorare per tenere insieme i militanti storici e i nuovi, stare il più vicino possibile ai nostri amministratori, valorizzare la nostra identità e affrontare le sfide future» a partire dall’applicazione dell’autonomia. Romeo non lo dice ma nelle prossime tornate elettorali la formazione dovrà provare a invertire il trend negativo e la perdita di consensi, passati quasi in blocco a Fratelli d’Italia. «Condivido la strategia di Salvini che ha reso la Lega un partito nazionale – afferma – ma non dobbiamo dimenticare che la questione settentrionale è ancora aperta: dobbiamo ribadire l’attenzione alle piccole e medie imprese, agli artigiani, alle partite Iva. Dobbiamo, inoltre, garantire a tutti la sicurezza».

Nei prossimi due fine settimana le sezioni si mobiliteranno in tutta Italia con banchetti a sostegno di Salvini che rischia una condanna a sei anni per aver bloccato per una ventina di giorni oltre 140 migranti sulla Open Arms nel 2019. Il 6 ottobre, poi, la base si ritroverà sul prato di Pontida.