Monza, le parole dei Giovannini d’Oro: volontariato, altruismo, impegno

Le parole del mondo del volontariato, protagonista indiscusso della cerimonia di consegna dei Giovannini d’oro e del premio Corona Ferrea a Monza.
Monza Onorificenze cittadine san Giovanni 2024 - foto Fabrizio Radaelli
Monza Onorificenze cittadine san Giovanni 2024 – foto Fabrizio Radaelli Fabrizio Radaelli

Il mondo del volontariato è stato protagonista indiscusso della cerimonia di consegna dei Giovannini d’oro e del premio Corona Ferrea: «Nell’anno gerardiano – ha affermato lunedì 24 giugno il sindaco Paolo Pilotto sotto i portici dell’Arengario – quasi tutte le proposte presentate hanno riguardato persone e organizzazioni che hanno dedicato la vita agli altri». È come, ha proseguito il primo cittadino, se tutti i monzesi abbiano preso atto che «le famiglie, le associazioni, gli imprenditori, il mondo della cultura e dello sport, le amministrazioni da sole non ce la fanno perché è la rete che ci aiuta a raggiungere gli obiettivi».

Monza, le parole dei Giovannini d’Oro: alla memoria di Gianni Pelli e Fulvia Antonia Tiziani

Con questo spirito le benemerenze alla memoria sono state attribuite a Gianni Pelli e a Fulvia Antonia Tiziani. Pelli per il suo impegno politico è stato un punto di riferimento per San Rocco, successivamente si è dedicato alle Guardie ecologiche volontarie, che ha coordinato dal 2015, ed è stato nonno civico.

«Da lui – ha assicurato Pilotto – abbiamo solo da imparare». «Papà sarebbe sorpreso di questo riconoscimento – ha commentato il figlio – dedicarsi agli altri era il suo modo di essere».

«La nostra casa era un porto di mare – ha ricordato Salvatore, il marito di Fulvia Antonia Tiziani – arrivavano continuamente aiuti da destinare a chi aveva bisogno. Andiamo avanti così perché era il suo volere».
«È andata via ancora giovane – ha detto Pilotto – dopo aver seminato tanto».

Fulvia, stroncata dalla malattia a 59 anni, ha operato come volontaria al fianco dei piccoli e dei più fragili nella parrocchia Sant’Ambrogio, nell’accoglienza dei bambini colpiti dalle radiazioni sprigionate dallo scoppio del reattore nucleare di Chernobyl con la onlus Ti do una mano e a favore dei profughi siriani con l’associazione Mani di pace fondata con il marito.

Monza, le parole dei Giovannini d’Oro: Alessandro Colombo

«Mi prendo il Giovannino, ma non è solo mio» ha esordito Alessandro Colombo, animatore degli oratori di San Gerardo e Cederna, collaboratore di tante organizzazioni, che ha fatto della passione per l’educazione la sua professione. Le oltre 600 firme che hanno accompagnato la sua candidatura sono l’indice dell’affetto che lo circonda.
Il neo benemerito ha condiviso il riconoscimento con la famiglia, gli amici, i colleghi, gli altri volontari: «Statemi vicino – ha raccomandato – perché il Giovannino» è di tutti. «La benemerenza – ha notato il primo cittadino – non va assegnata solo a chi è a fine carriera, ma anche a chi ha davanti ancora molti anni di impegno come spinta a fare sempre meglio».

Monza, le parole dei Giovannini d’Oro: monsignor Provasi

Al termine della carriera ufficiale è arrivato monsignor Silvano Provasi, dal 2007 arciprete di Monza, che a 75 anni il 1° settembre lascerà l’incarico ma non la città: «Siamo felici che rimarrà – ha dichiarato Pilotto – continueremo a parlargli e ad ascoltare i suoi consigli».

«Ringrazio Monza – ha spiegato Provasi – qui ho capito che si possono tenere insieme il senso di inadeguatezza e la forza della responsabilità».

Monza, le parole dei Giovannini d’Oro: la Corona ferrea ad Abio Brianza e ai suoi 450 volontari

Il premio Corona Ferrea è stato assegnato all’Abio Brianza che con i suoi 450 volontari opera nei reparti pediatrici del San Gerardo, al centro Maria Letizia Verga, negli ospedali di Desio e Vimercate.
«Non abbiamo un solo dipendente – ha precisato la presidente Susanna Boccedaabbiamo bisogno di tutti voi» per aumentare le ore trascorse a giocare con i bambini ricoverati e a supportare i genitori e i nonni. L’importanza della loro opera risuona nella lettera di Moira, la mamma di una bimba di due anni, che al San Gerardo è stata accolta dal calore dei volontari.
«L’amore speciale per il nostro ospedale», ha concluso Pilotto, accomuna tutti i monzesi.