Monza, i genitori dell’Isa al sindaco «Renzi può sistemare l’ex Borsa»

Appello dei genitori dell’Isa di Monza al sindaco di Monza, dopo aver letto l’articolo del Cittadino in cui Scanagatti prendeva tempo sulla scuola da sistemare a spese del governo, come promesso dal nuovo presidente del consiglio Matteo Renzi.
Roberto Scanagatti con Matteo Renzi a Monza lo scorso settembre
Roberto Scanagatti con Matteo Renzi a Monza lo scorso settembre FABRIZIO RADAELLI

«Buonasera Sindaco, abbiamo letto sul Cittadino di Monza e Brianza l’articolo di Alessandra Sala relativo agli investimenti promessi dal neo premier Matteo Renzi sulla scuola». Non si lasciano scappare l’occasione di ricordare all’amministrazione comunale le sue promesse, i genitori dell’Isa di Monza, che ormai da anni hanno perso i loro storici spazio in Villa reale.

E a leggere che Renzi ha chiesto ai sindaci italiani cosa vogliano che il governo ripari per loro nel patrimonio scolastico, alzano la mano, ricordando a Roberto Scanagatti, sindaco di Monza, che l’ex Borsa non sarebbe una brutta idea. Lo hanno fatto giovedì 6 marzo, scrivendo al sindaco su facebook dopo aver letto l’articolo sul Cittadino in edicola.

«Sappiamo che ha tempo fino al 15 marzo per scrivere al premier, il che vuol dire in pratica che c’è ormai pochissimo tempo. Se nel frattempo è riuscito a capire se in questo emendamento si può indicare più di una struttura, come Comitato dei Genitori Isa -Las Monza e come Presidente del Consiglio di Istituto – hanno aggiunto – le ricordiamo di inserire il nostro Liceo Artistico per i problemi ben conosciuti ma in particolare di inserire l’edificio “Ex Borsa” di cui Lei stesso ha promesso la restituzione alla scuola e alla cittadinanza monzese per i progetti in corso su questa struttura».

E il sindaco, a stretto giro di posta, ha risposto, sempre sul social network. «Gli uffici comunali stanno tenendo sotto controllo i canali di informazione del governo, ma alla stato attuale non ci sono ulteriori elementi rispetto a quelli già resi noti. Non è nemmeno chiaro in quale modo il governo interverrà nel finanziamento dei lavori. Fin dal primo giorno del mio mandato ho sempre dichiarato che la prima emergenza è per il patrimonio scolastico ( a seguire strade e marciapiedi). Quindi è evidente che l’elenco sarebbe lungo, ma se occorre fare una scelta dobbiamo utilizzare un criterio oggettivo. E quello dell’emergenza per scongiurare situazioni di pericolo è il primo. Questo non significa che altri progetti altrettanto necessari passano in secondo piano, ma più realisticamente che dobbiamo cercare altri canali di finanziamento». Insomma: l’Isa non la riparerà Renzi, probabilmente.