Monza, dodici coltellate al rivale dei “latinos”: tre arresti per tentato omicidio

Tre giovani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato: avrebbero aggredito un 26enne dopo un diverbio nell'ambito delle gang dei "latinos"
Pattuglie della Polizia di Stato a Monza Questura di Monza e Brianza

Accoltellato e colpito con una bottigliata in testa tra i giardini del Nei e via Pesa del Lino, a Monza, lo scorso 20 giugno: i tre presunti aggressori di un 26enne residente a Monza sono stati arrestati dalla Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, nelle prime ore della mattinata del 23 luglio. Sono ritenuti responsabili di tentato omicidio. La vittima, soccorsa in codice rosso, sarebbe stata aggredita dai tre, tutti ucuadoriani, tra i 23 e i 28 ani residenti a Concorezzo, Monza e Varese dopo un diverbio che sarebbe scaturito nell’ambito delle gang dei “latinos”. Da quanto ricostruito, l’aggressione sarebbe stata riconducibile alla semplice conoscenza da parte della vittima di un altro soggetto appartenente ad una gang rivale dei “latin King” di Cologno Monzese, della quale i tre aggressori si sono detti esponenti.

Monza, l’aggressione nei giardini del Nei e poi in via Pesa del Lino: tre arresti

La vittima aveva subito ben 12 coltellate, tutte in parti vitali, che ne hanno richiesto il ricovero per alcuni giorni. Anche attraverso le immagini della videosorveglianza della zona e dichiarazioni di testimoni è emerso che una prima aggressione sarebbe avvenuta nel giardino pubblico di via Enrico da Monza. Fuggito verso via Lecco era stato raggiunto nuovamente dal principale aggressore che l’avrebbe colpito con un primo fendente allo stomaco e poi alla testa con una bottiglia di birra. Un colpo sferrato con forza tale da far perdere quasi i sensi all’aggredito che, nella ricostruzione dei fatti resa agli investigatori, non si sarebbe ricordato delle successive coltellate, ricostruite solo grazie al referto medico. Non si sarebbero state conseguenze fatali solo grazie al sopraggiungere di un amico della vittima che, attirato dalle sue urla, era riuscito a far allontanare gli aggressori.

Un’ulteriore attività di indagine, condotta con le tecniche tradizionali di analisi delle banche dati, testimonianze e di scambio informativo con le Forze di Polizia del territorio, ha permesso in breve tempo di identificare i tre presunti autori. Due sono stati condotti in carcere, il terzo, che avrebbe fatto da “palo”, è stato ristretto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. I tre sarebbero tutti noti per precedenti simili. Gli agenti hanno anche sequestrato nelle loro abitazioni, parte dell’abbigliamento che avrebbero indossato il giorno del tentato omicidio.