Monza, dai rifiuti alle buche: class action dai social contro il Comune?

L'idea è partita da un gruppo faceboook: organizzare una class action o un’azione simile nei confronti del Comune di Monza per i servizi in città.
Monza Panoramica
Monza Panoramica Fabrizio Radaelli

L’idea ha preso forma negli ultimi caldi giorni di luglio per essere meglio abbozzata nel periodo di relax delle vacanze: organizzare una class action o un’azione simile di gruppo nei confronti del Comune, “reo” di non aver vigilato sull’operato dei propri fornitori o sull’esecuzione di attività e di servizi risultati, al compimento, approssimativi e non svolti in maniera adeguata. Il progetto è partito dalla rete e a lanciarlo è stato il gruppo Facebook Easy Monza, attivo dal 2016. Un gruppo che si è distinto per numerose azioni di volontariato (anche fuori città), per la sua costante attività durante il periodo del Covid, per la promozione di campagne sociali e per il grande sostegno dato, fin dai suoi albori, al progetto PizzAut.

Monza, class action dai social contro il Comune? «Ogni giorno segnalazioni e fotografie»

L’ipotesi della class action è nata dopo aver raccolto le osservazioni dei propri follower sullo stato in cui versa la città: sporcizia, scasa manutenzione del verde, strade con buche e avvallamenti e marciapiedi non curati dove la natura di “riprende i propri spazi”. Ogni giorno al gruppo (“ma anche a tutti gli altri gruppi social che si occupano di Monza” precisano gli amministratori) arrivano fotografie e segnalazioni che mettono in luce situazioni tutt’altro che edificanti.
«Una situazione evidente a noi cittadini, ma apparentemente invisibile alle autorità competenti» affermano i promotori della protesta, spinti ad agire dal profondo amore per la città e dal dispiacere di vederla tanto trascurata. «Vogliamo trovare un modo per far arrivare la nostra voce di cittadini insoddisfatti che semplicemente pretendono un’adeguata erogazione dei servizi in proporzione ai costi che ci vengono imposti» ribadiscono.

Monza, class action dai social contro il Comune? I cittadino vogliono essere un pungolo

Insomma, i cittadini vogliono essere un pungolo per gli amministratori, uno sprone a impegnarsi a fare meglio e di più. C’è chi è più arrabbiato e non ne può più di vedere strade sporche e mal lavate, erbacce e rifiuti sotto casa e chi all’ irritazione e alla frustrazione affianca il pragmatismo e, soprattutto, l’educazione e il rispetto della legalità. Nessuno vuole proteste plateali e di cattivo gusto e, soprattutto, nessuno vuole infrangere la legge. L’intenzione è quella di organizzare una protesta pacifica, magari con uno o più flash mob nei punti chiave della città che «deve essere a misura di tutti, anche dei bambini e degli anziani». L’appello ai monzesi è di continuare a segnalare tutto ciò che non va a Monza e di entrare nel gruppo, ciascuno con le proprie competenze, per contribuire al decoro e al benessere della nostra città.