Non sarà breve la chiusura del cantiere che da oltre due mesi sta occupando il cortile della canonica accanto all’ingresso del duomo. Da quando sono iniziati i lavori all’interno del portico, il 25 giugno, le auto dei sacerdoti che abitano nella Casa del clero, e non solo, vengono parcheggiate sul sagrato della basilica. Una scelta che ha scatenato polemiche e sdegno da parte di moltissimi cittadini, sconcertati nel vedere la facciata appena ripulita deturpata dalle auto in sosta anche nel fine settimana.
Monza, auto parcheggiate davanti al Duomo: la logistica di un cantiere complicato
Un cantiere, quello che sta interessando il cortile della canonica, che si è rivelato particolarmente complicato proprio per la gestione della logistica. I tecnici sono dovuti intervenire dopo un attento monitoraggio delle colonne del porticato, dopo che erano state riscontrate alcune crepe nel muro della sala capitolare. Dopo le prime analisi è stato accertato un lieve cedimento delle colonne, dovuto al percolamento dell’acqua piovana nel corso dei decenni. Sono stati avviati quindi i lavori per il rifacimento della condotta fognaria ed è stato presentato il progetto per il consolidamento delle colonne. Al momento il cantiere è fermo perché dal duomo attendono l’autorizzazione della Soprintendenza e della curia a procedere con i lavori. Nell’attesa il cortile resta però puntellato dalle impalcature di sostegno.
Di notte e ora anche di giorno (dal momento che il cantiere è fermo) alcune delle auto dei sacerdoti rimangono parcheggiate in fila nel corridoio di accesso alla canonica, ma questo rende difficoltoso il passaggio verso gli uffici parrocchiali.
Monza, auto parcheggiate davanti al Duomo: coinvolto anche il Politecnico
Nel progetto di consolidamento delle colonne della canonica è stato coinvolto anche il Politecnico di Milano che monitora costantemente la verticalità della facciata e che da cinque anni tiene sotto controllo anche lo stato di salute delle colonne. Dunque per ora non si sa ancora per quanto tempo le auto resteranno parcheggiate sul sagrato (che è di proprietà della parrocchia), in attesa del pronunciamento della Soprintendenza.