Monza amplia il suo territorio nel parco Valle del Lambro

Tra qualche mese quasi il 40% del territorio di Monza sarà compreso nel parco Valle del Lambro.
Monza Parco valle Lambro
Monza Parco valle Lambro

Tra qualche mese quasi il 40% del territorio di Monza sarà compreso nel parco Valle del Lambro: al termine del percorso avviato dalla giunta e proseguito lunedì 15 in consiglio comunale circa 5,80 chilometri quadrati confluiranno nel polmone verde regionale. Il passaggio riguarda circa 800.000 metri quadri tra San Donato, la Cascinazza e San Rocco, tuttora parte del parco sovracomunale della Media Valle del Lambro, le aree tra San Fruttuoso e Muggiò che una decina di anni fa l’amministrazione Scanagatti aveva deciso di inserire nel Grugnotorto Villoresi e altre al confine con Concorezzo, all’epoca in predicato di entrare nel parco della Cavallera.

Monza amplia il territorio nel parco Valle del Lambro, «razionalizzare e rafforzare le tutele»

«Questa scelta ha una portata storica – ha affermato in aula l’assessora all’ambiente Giada Turatoin quanto costituisce il tentativo di razionalizzare e rafforzare le tutele» su buona parte della città in vista dell’avvio di importanti infrastrutture tra cui il prolungamento della metropolitana. Dalle aree che saranno inglobate nel Valle Lambro sono, peraltro, stati stralciati i punti interessati dal tracciato tra cui quello del Casignolo su cui sorgerà il deposito dei treni.

Monza amplia il territorio nel parco Valle del Lambro, la scelta del 2022

La scelta, ha spiegato l’assessora, è maturata nel 2022 quando i sindaci di Brugherio, Cologno, Sesto e Milano hanno deciso di affidare al parco regionale Nord Milano la gestione dei loro territori che, con quelli di Monza, rientrano nel plis della Media Valle del Lambro, immobile da tempo a causa della mancanza di risorse. Alla giunta Pilotto è parso «più coerente» guardare al Valle del Lambro che già comprende i 7 chilometri quadrati abbondanti del parco Reale.
«Ci siamo confrontati con l’assessore regionale al territorio Gianluca Comazzi – ha spiegato la Turato – che ha condiviso l’operazione». Al termine dell’iter saranno monzesi oltre 13 chilometri quadrati dei circa 86 del bacino che a breve dovrebbero aumentare con gli ingressi di Arcore e Concorezzo.
«Non significa che sui terreni che saranno vincolati non si costruirà più – ha precisato l’assessore all’urbanistica Marco Lampertici sono, infatti, alcuni comuni come Triuggio che sono quasi interamente compresi nel parco: ogni permesso dovrà, però, essere autorizzato dalla commissione paesaggistica come già accade per i progetti lungo viale Cesare Battisti».
«I regimi del suolo – ha aggiunto – continueranno a essere definiti dal piano di governo del territorio: il 90% delle aree che saranno tutelate, peraltro, ha una destinazione agricola».
La delibera dovrebbe essere votata dal consiglio lunedì 22 e, successivamente, ratificata dai comuni che compongono il parco.