Messico, reperti archeologici illegali recuperati dai carabinieri di Monza

Cento milioni di euro in reperti archeologici clandestini recuperati dai carabinieri di Monza. Il Nucleo tutela patrimonio artistico che ha sede in Villa reale ha messo sotto sequestro 38 oggetti provenienti da Messico ed Ecuador.
Alcuni dei reperti recuperati dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio di Monza

Cento milioni di euro in reperti archeologici clandestini recuperati dai carabinieri di Monza. Il Nucleo tutela patrimonio artistico che ha sede in Villa reale ha messo sotto sequestro 38 oggetti provenienti da Messico ed Ecuador, datati tra IV secolo avanti Cristo e XVIII dopo Cristo. La scoperta dell’importazione illegale dei reperti nell’ambito di un’indagine avviata nei primi mesi del 2014 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, dedicata al contrasto del mercato clandestino.

Gli oggetti erano stati portati illegalmente in Italia e affidati a una casa d’aste milanese per accertarne l’autenticità. Ed eventualmente passare alla vendita.

I carabinieri hanno così scoperto che i reperti archeologici erano arrivati in Italia in realtà negli anni Settanta e il milanese che li aveva portati era nel frattempo morto: l’uomo aveva avuto rapporti di lavoro con il Sudamerica.

Il materiale è stato restituito il primo ottobre agli Stati del Messico e dell’Ecuador dal generale Mariano Mossa, comandante del comando dei carabinieri Tutela patrimonio e

dal colonnello Luigi Cortellessa, vice comandante del comando nel corso di una cerimonia tenutasi presso le relative rappresentanze diplomatiche in Roma.