Meda: indagini al georadar per il sottopasso tra via Seveso e via Cadorna

Dovrebbero essere finite le analisi del sottosuolo legato ai lavori di Pedemontana. Il sindaco: "Ma non c'è ancora il progetto esecutivo".
Il passaggio a livello tra le vie Cadorna e Seveso a Meda
Il passaggio a livello tra le vie Cadorna e Seveso a Meda

Dovrebbero essere terminate all’alba di sabato 13 luglio le indagini effettuate dai tecnici con i georadar all’altezza del passaggio a livello tra le vie Seveso e Cadorna a Meda, preliminari alla progettazione del sottopasso: l’area è rimasta chiusa al traffico per quattro notti per consentire agli esperti di rilevare le reti dei sottoservizi indispensabili per pianificare l’eliminazione delle sbarre.

Gli abitanti di Meda e tutti coloro che sono costretti ad attendere in coda il transito dei treni sembrano, comunque, destinati a dover aspettare ancora parecchi anni prima di vedere completata l’opera che rientra tra quelle connesse alla prosecuzione della Pedemontana. Non pare ottimista nemmeno il sindaco Luca Santambrogio: «Da troppo tempo – commenta – si parla di questo intervento e dopo una quindicina di anni non c’è ancora il progetto esecutivo. Speriamo che questi rilievi» siano il segnale che la macchina si sta muovendo.

«Cercheremo di capire quali saranno le prossime tappe – aggiunge – tutti gli scenari restano aperti e, per ora, non riesco a essere soddisfatto» per quello che potrebbe essere un passo avanti dell’iter. Il cronoprogramma presentato anni fa, del resto, è più che sorpassato e dovrà essere aggiornato in tutto o in parte.

Meda: indagini al georadar per il sottopasso, forse prima via Trieste

I lavori, che in origine avrebbero dovuto essere effettuati dalle Ferrovie Nord nell’ambito dell’intervento di raddoppio dei binari, saranno finanziati dalla Regione che nel 2022 ha impegnato 11 milioni di euro nell’ambito di un accordo che ha coinvolto il Comune, le Nord, Pedemontana e Cal. Le operazioni, una volta aperti i cantieri, dovrebbero protrarsi per almeno diciotto mesi durante i quali la tenuta della viabilità locale sarà messa a dura prova e la circolazione rischierà di subire parecchi rallentamenti: «Predisporremo un apposito piano del traffico, l’eliminazione del passaggio a livello è troppo importante per Meda e i cittadini l’aspettano da molti anni» tanto più che il paese è diviso da sette passaggi a livello.

Potrebbe, però, partire prima l’intervento per la realizzazione del sottopasso in via Trieste che segue un percorso indipendente rispetto a quello tra le vie Seveso e Cadorna: «Quell’intervento – spiega Santambrogio – è direttamente collegato alla realizzazione della B2. Pedemontana dovrà, quindi, completarlo nell’arco dei mille giorni previsti dal cronoprogramma» per la trasformazione della Milano-Meda nella tratta dell’autostrada.