Mariani alla prova del consiglio Dimissioni e rinunce a Seregno

Il parlamentino di Seregno perde un altro pezzo dopo la rinuncia dell’esponente leghista di Cinisello di subentrare a uno dei dimissionari del Carroccio. Pdl in subbuglio, numero legale a rischio nel consiglio di martedì 14 maggio.
Il sindaco Giacinto Mariani con alcuni assessori in consiglio comunale
Il sindaco Giacinto Mariani con alcuni assessori in consiglio comunale

Il sindaco Giacinto Mariani alla prova del consiglio comunale. La seduta convocata per martedì 14 maggio si annuncia come una delle più importanti della legislatura in corso a guida Lega-Pdl. All’ordine del giorno la surroga dei sei consiglieri leghisti dimissionari. Ma sarebbero solo quattro i sostituti a disposizione. Tutti gli altri hanno rinunciato. Anche – da ultimo – Mauro Grolli, 52 anni, di Cinisello Balsamo che in primo momento pareva avere aderito alla richiesta del Carroccio. I nuovi volti dei leghisti a Palazzo saranno quindi quelli di Valeria Kullmann di Arcore, Alessandro Tomini di Usmate Velate, Andrea Castelnovo di Cogliate e Luca Ruggeri di Limbiate: nessuno di Seregno, dunque, e tutti con pochissimi o addirittura nessuna preferenza raccolta in occasione delle ultime elezioni comunali. Non è il solo aspetto a preoccupare Mariani che può contare solo su 11 presenze (oltre alla sua, quelle del Pdl e dei due leghisti) insufficienti per dare il via ai lavori consiliari e procedere alla nomina dei nuovi consiglieri. Tutto dipende da quello che faranno le opposizioni: se decideranno di non partecipare, il consiglio non potrà neppure iniziare. Non è tutto. Anche in quel che resta della maggioranza di centrodestra c’è aria di maretta. Il Pdl aspettava un chiarimento tra lo stesso sindaco e i consiglieri e assessori pronti a dimettersi dopo il caso sollevato da L’Espresso. Chiarimento che evidentemente non c’è stato e potrebbe peggiorare – se possibile – la stabilità dell’amministrazione in carica.