Lo spot della Polizia di Stato contro la violenza di genere: i dati del primo semestre 2024

Dal 13 luglio diffuso uno spot che vede protagonista una donna sopravvissuta agli otto colpi di pistola sparati dall'ex fidanzato
Una pattuglia della polizia di Stato in servizio

Dal 13 luglio in tv, sui canali Rai, e sui canali social della Polizia di Stato è in diffusione uno spot di 30 secondi contro la violenza sulle donne nell’ambito della campagna di comunicazione permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”. Lo spot è stato prodotto in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La protagonista dello spot della Polizia di Stato: sulla sedia a rotelle dopo gli spari dell’ex

La protagonista è Filomena Di Gennaro: nel 2017 era stata violentemente aggredita dal suo ex fidanzato che le aveva sparato 8 colpi di pistola nel tentativo di ucciderla. Sopravvissuta, oggi vive su una sedia a rotelle ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Ora racconta la sua storia nelle scuole superiori “per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente”. Filomena chiede a tutti di “non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare affinché tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano”.

Ed è anche l’invito della Polizia di Stato: “le segnalazioni sono molto importanti per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Le forze di Polizia sono capaci di intervenire sempre con attenzione, discrezione e sensibilità, attraverso personale altamente qualificato e formato – si legge in una nota – Al fianco della Polizia di Stato operano numerose associazioni che offrono assistenza alle donne vittime di violenza e rappresentano una insostituibile rete di protezione e aiuto che contribuisce a far fronte al fenomeno”.

Violenza di genere, l’analisi del primo semestre 2024

Secondo una recentissima analisi del Dipartimento della pubblica sicurezza, nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023, a livello nazionale si è registrata una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 sono scesi a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 sono passate a 2.923 (-2%). Tuttavia aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424. Per quanto riguarda l’azione di contrasto, sempre raffrontando i due semestri, per gli atti persecutori si registra un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti pari al 18%, per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%.

Violenza di genere, in sei mesi 141 omicidi, delle 49 donne uccise 44 in ambito familiare e affettivo

Nel primo semestre 2024 sono stati registrati 141 omicidi con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Rispetto all’analogo periodo del 2023 il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%). Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%). Si registra anche una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).