Lissone, donate la spesa alle famiglie povere

Appello della San Vincenzo per sostenere le famiglie povere. Finora ne vengono aiutate 120 ma le richieste sono in continuo aumento. Per questo verrà istituita una raccolta ogni ultimo sabato del mese.
S.Vincenz0. La presidente Beretta con i suoi collababoratori
S.Vincenz0. La presidente Beretta con i suoi collababoratori Gianni Radaelli

Una raccolta straordinaria di generi alimentari per donarli a chi è in emergenza. La San Vincenzo di Lissone, associazione di carità di ispirazione cattolica, lancia un appello alla comunità locale: «Donate una spesa

alle famiglie povere di Lissone». La crisi fa aumentare le richieste, mentre calano gli aiuti: è emergenza.

Ogni ultimo sabato del mese, l’associazione ha così deciso di effettuare una raccolta straordinaria in Casa canonica. La San Vincenzo tende la mano e chiede ai lissonesi “una spesa per i poveri” della loro città.

Da sabato 27 settembre (giorno commemorativo di san Vincenzo de’ Paoli, patrono dei poveri) e per tutti gli ultimi sabati dei mesi a venire (dicembre escluso), la sede di piazza Giovanni XXIII 20, in casa canonica, resterà aperta dalle 9 alle 11 per ricevere chiunque vorrà donare alimenti di prima necessità, in particolare pasta, riso, legumi in scatola, tonno, omogeneizzati alla frutta e alimenti per l’infanzia, prodotti per l’igiene personale e della casa.

Attualmente la società San Vincenzo di Lissone distribuisce ogni settimana generi alimentari e di prima necessità a 120 famiglie in situazione di difficoltà economica, accertata con opportune verifiche. Nella nostra città le famiglie bisognose non sono soltanto straniere, anzi ultimamente ­- come specchio della crisi economica – sono sempre di più italiane e purtroppo risultano in costante aumento, tanto che si rende necessaria una rotazione per poter accontentare il maggior numero di utenti. L’associazione è composta da volontari e le sue risorse provengono soltanto dalla carità di enti e di benefattori singoli, oltre che da qualche piccola iniziativa in proprio, tra cui nel mese di ottobre la vendita all’uscita di tutte le chiese lissonesi del «pan tramvai» offerto dai panettieri lissonesi ­- un dolce che tradizionalmente era considerato il «panettone dei poveri».

Anche le collette alimentari annuali presso i supermercati e le raccolte straordinarie di alimenti organizzate dalle parrocchie sono provvidenziali, grazie alla partecipazione generosa di molti cittadini. Ma quest’anno sarà difficile riuscire a sostituire le scorte di alimenti provenienti dalla Comunità Europea, che finora erano fornite attraverso il Banco Alimentare e che ora hanno subìto drastici tagli. Per questo è stata lanciata la raccolta straordinaria dell’ultimo sabato del mese. Donare è un bel gesto, migliora il cuore di chi partecipa, è anche una buona abitudine all’altruismo, un valore a cui educare le nuove generazioni e che va perseguito per il bene di tutti. Rispondere all’invito della San Vincenzo significa fare del bene agli altri, ma anche a se stessi.

E.Pio.