La Poetica Bag nasce nel carcere di Monza grazie a Carrabs

Una borsa speciale viene realizzata dai detenuti della casa circondariale di Monza.
poetica bag carcere di monza

Si chiama Poetica bag la prima borsa prodotta tra le mura della casa circondariale di Monza. «Per me è un sogno che si avvera», racconta Antonetta Carrabs, ideatrice del progetto che sarà presentato in anteprima in occasione di Monza In, la prima mostra mercato allestita nel carcere di via Sanquirico.
L’evento è in programma per il prossimo 28 settembre, organizzato dalla direzione del carcere, in collaborazione con le associazioni che operano all’interno dell’istituto, con il patrocinio del Ministero della Giustizia, della Provincia e del Comune di Monza. I detenuti potranno esporre i prodotti artigianali realizzati nei laboratori. Una mostra mercato, la prima per il carcere cittadino, aperta alla cittadinanza.

La Poetica Bag e la versione luxury

E proprio qui sarà presentata, tra gli altri prodotti in esposizione, anche la Poetica bag, nella versione luxury. Per il primo lancio sono state pensate venti unità. Una pochette elegante e raffinata: un’anima di metallo per una borsa da sera, avvolta da tessuto damascato con haiku stampati sulla fodera interna. Poesia, letteratura e inclusione. I proventi della vendita dei primi modelli (già andati a ruba mentre sono ancora in produzione) verranno destinati a progetti solidali. Un’iniziativa nata dall’incontro di Carrabs con Lor Lor, ex detenuto oggi project manager della cooperativa sociale Catena in movimento 2.0, che si occupa di promuovere il lavoro dei detenuti. «Ho conosciuto Lor Lor nel carcere di Bollate, e grazie alla sua guida siamo riusciti a rendere realtà questo progetto a cui pensavo da molto tempo».
Figlio d’arte, Lor Lor ha già realizzato abiti di alta sartoria durante i suoi anni in carcere, e oggi ha messo a disposizione il suo talento per dare opportunità di lavoro ad altri detenuti. «L’obiettivo per cui nasce Catena in movimento è quello di mettere al centro il sostegno dei detenuti ma anche delle donne in difficoltà, le madri sole e i migranti», spiega l’artista.

La Poetica Bag e l’impegno dei detenuti

Le borse verranno realizzate interamente dai detenuti di Monza, sotto la supervisione di Lor Lor. «Questa prima linea luxory è solo la prima. Stiamo già pensando ad altri modelli che verranno proposti successivamente – aggiunge Carrabs, che sta già pensando a una Poebag (familiarmente detta) per ogni occasione: la nature con manici lunghi ed estremamente capiente, la borsa per il mare, la shopping per la città e la shopper per le spese di tutti i giorni e anche il borsone per lo sport. «Per questi modelli stiamo pensando di stampare i versi all’esterno, rendendo così ogni pezzo unico». Le poesie, brevi haiku, sono state scritte dalla stessa Carrabs per il progetto.