Avrebbe tentato di investirlo per due volte con l’auto, quindi di colpirlo, invano, con un oggetto contundente fino a raggiungerlo con due coltellate a un fianco. L’epilogo violento di una discussione per futili motivi tra un 32enne e un 54enne, partita in un bar di Bernareggio e terminata per il primo all’ospedale Niguarda, in prognosi riservata, e per il secondo in carcere, a Monza. L’arresto del presunto aggressore, residente nel comune brianzolo, è avvenuto nel pomeriggio del 23 luglio da parte dei Carabinieri della Stazione dell’Arma.
L’accusa è di tentato omicidio. I militari, coordinati dalla Procura di Monza, subito dopo il grave episodio, accaduto domenica 5 luglio, hanno avviato le indagini che hanno portato alla emissione di un ordinanza cautelare da parte del Gip del Tribunale del capoluogo brianzolo nei confronti del 54enne, già noto alle forze dell’ordine.
La lite al bar a Bernareggio, un 54enne italiano arrestato per tentato omicidio
Secondo quanto ricostruito, i due, durante la discussione, avrebbero ingaggiato una violenta colluttazione, proseguita all’esterno dell’esercizio pubblico e terminata grazie all’intervento delle altre persone presenti nel locale. Il 54enne si sarebbe inizialmente allontanato in auto salvo tornare dopo pochi minuti cercando prima, per due volte, di investire l’avversario quindi gli si sarebbe avventato contro sferrandogli un primo colpo diretto al collo con un oggetto contundente, che è stato schivato. Ma mentre il 32enne tentava di allontanarsi è stato raggiunto da due fendenti al fianco, inferti con un coltello. L’aggressore si sarebbe quindi allontanato. Il 32enne, a sua volta di Bernareggio, era stato soccorso da alcuni passanti e quindi portato in codice rosso, in pericolo di vita, al Niguarda di Milano, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico e ricoverato in prognosi riservata.
Le indagini, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Monza, hanno consentito ai Carabinieri della Stazione di Bernareggio, in collaborazione con i colleghi dell’Aliquota Operativa di Vimercate, “di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’arrestato”, portato in carcere.