Intelligenza artificiale e lavoro: “Colpirà le attività alienanti e ripetitive”

Incontro sull'argomento promosso dal Banco Desio, secondo l'esperto "correggerà i nostri errori ma non bisogna avere aspettative troppo elevate"
L’incontro sull’intelligenza artificiale al Banco Desio

Tutti ne parlano, tanti ne temono le conseguenze. Al centro del dibattito c’è l’Intelligenza Artificiale, per alcuni uno strumento utile, per altri una novità che si mangerà posti di lavoro. Stefano Quintarelli, classe 1965, imprenditore informatico, ritiene invece che avrà conseguenze positive. E ha motivato questa sua opinione durante l’incontro promosso dal Banco Desio dal titolo “I sottomarini non nuotano: cosa è davvero l’intelligenza artificiale e come funziona”. L’incontro si è svolto nella Sala Congressi del Banco Desio.

Intelligenza artificiale, l’incontro al Banco Desio: “Toglierà posti ma ne creerà altro”

Quintarelli, componente del gruppo di esperti di alto livello sull’A.I. per la Commissione UE, ritiene che l’affermarsi dell’Intelligenza Artificiale non comporterà disastri occupazionali. “La tecnologia – ha spiegato – toglierà posti di lavoro, ma ne creerà altri. Colpirà i lavori alienanti e ripetitivi”. La raccolta differenziata dei rifiuti, per esempio, migliorerà al momento della selezione, perché l’A.I. “correggerà i nostri errori”. Nel settore agricolo i trattori prodotti dalla John Deere possono ricevere i dati e gestirsi da soli. Per quanto riguarda l’eliminazione delle piante nocive, lo scanner esamina l’arbusto «sospetto». Se la risposta è negativa, viene sparso l’anticrittogamico. “Il sistema – ha specificato Quintarelli – ha comunque bisogno di superfici estese e non va bene per tutte le piante. Ma così spariranno le nuvole di disinfestante che vediamo viaggiando in autostrada”.

Intelligenza artificiale, l’incontro al Banco Desio: “Abbiamo aspettative troppo alte”

Anche nel campo sanitario l’A.I. si sta dimostrando utilissima, per esempio nell’ambito degli esami istologici. “In ogni caso – ha commentato Quintarelli -, le macchine sono meglio di noi, solo se noi ci confrontiamo alle macchine. Ma l’A.I. è una cosa straordinariamente utile. Il vero problema dell’A.I. siamo noi, che abbiamo aspettative troppo alte“. Alla relazione di Quintarelli è poi seguito un dibattito: alla discussione hanno preso parte Alessandro Decio, amministratore delegato Banco Desio, Alessandro Profumo, presidente dell’advisory board di Rialto Ventures, già amministratore delegato del Gruppo Unicredit e di Leonardo, Emanuele Marcianò, amministratore delegato di Dune Tech Companies, e Riccardo Monti, presidente di Triboo spa.

Intelligenza artificiale, l’incontro al Banco Desio: “Nelle banche potrà migliorare la qualità dei servizi”

Monti ha parlato comunque di una “forte cannibalizzazione dei posti di lavoro”. Ma ha riconosciuto come l’A.I. permetta anche a “chi non ha grandissimi investimenti di poter competere quasi alla pari con i grandi modelli“. “Nelle banche – ha commentato Profumo – con l’A.I. si potrà migliorare la qualità dei servizi richiesti”. “C’è ancora moltissimo da fare – ha riconosciuto Decio – per capire quali siano le moltissime applicazioni che ci vengono dall’Intelligenza Artificiale”. “L’A.I. – ha ammesso Marcianò – è una cosa seria ed è doveroso occuparsene. Io sono ottimista”.