Groane: ragazza compra la dose e si droga tra i rovi del “parco dello spaccio”

L’hanno trovata i carabinieri che hanno arrestato il suo pusher, un marocchino 28enne. Uno dei tanti che “lavorano” nel parco del Groane: un’emergenza che è approdata in prefettura dove prefetto e sindaci cercano soluzioni
I carabinieri alle porte del bosco delle Groane
I carabinieri alle porte del bosco delle Groane Diego Marturano

I carabinieri l’hanno trovata tra i rovi mentre si faceva la dose appena acquistata da uno spacciatore marocchino 28enne, arrestato. Lei è una ragazza italiana, uno dei tanti clienti delle bande di pusher che hanno preso possesso del parco delle Groane, tra Solaro e Misinto. Tanti, tantissimi, per la maggioranza stranieri, magrebini, ognuno ha in tasca un modesto quantitativo di droga, qualche dose, così, in caso di arresto, le conseguenze per sè e la banda sono minime.

I “market della droga” sono almeno una trentina dicono le forze dell’ordine: e l’attività non ha mai sosta. I carabinieri in questi giorno sono stati impegnati in un controllo straordinario del territorio al Parco e giovedì pomeriggio hanno arrestato appunto il 28enne, M.A, senza fissa dimora, accusato anche di porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale, violazione del codice della strada e violazione delle norme sull’immigrazione.

L’uomo era in compagnia di alcuni connazionali sulla pista ciclabile. Il gruppetto, non appena ha visto i carabinieri avvicinarsi, ha tentato di scappare nella boscaglia. C’è stato un fuggi fuggi generale. Alcuni sono stati raggiunti e bloccati. Il 28enne, in particolare, ha reagito con violenza contro i militari che lo stavano bloccando. Alla fine, è stato immobilizzato e arrestato.

Un altro arresto è avvenuto da parte dei carabinieri della tenenza di Cesano che sempre nel parco hanno sorpreso un 19enne albanese a bordo di un’auto insieme ad un connazionale. I militari lo hanno notato mentre buttava al finestrino un involucro con 11 grammi di cocaina in dosi.

Intanto, per affrontare l’emergenza, i sindaci della zona (Solaro, Ceriano, Cogliate, Misinto, Lazzate, Barlassina, Bovisio, Cesano Maderno, Limbiate, Senago, Arese e Bollate), vertici del parco e polizie locali sono stati convocati nuovamente (LEGGI QUI) in prefettura: sul tavolo l’ipotesi di creare un coordinamento tra tutte le polizie locali della zona sotto la regia dell’ente parco per fermare gli spacciatori. Un provvedimento da affiancare alla messa in sicurezza del treno dello spaccio, la linea Seregno – Saronno utilizzata da pusher e tossici per recarsi nel parco.