Giussano, conferenza sulla crisiDue soluzioni per uscirne

Giussano, conferenza sulla crisiDue soluzioni per uscirne

Giussano – I cittadini giussanesi sono interessati al consumo etico. È quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri sera, giovedì, al teatro “Il Ridotto” di via Filippo Neri a Birone. Il direttore della rivista “Valori”, Andrea Di Stefano, ha tenuto la conferenza sul tema “Dalla crisi dei consumi al consumo critico”. L’incontro è stato organizzato dal Gruppo di acquisto solidale di Giussano con l’apporto di “Macondo” e dell’associazione culturale “Cittadini del mondo”. Il relatore ha spiegato i motivi della crisi economica partendo dalla corsa sfrenata ai consumi e ha messo in luce alcune possibili soluzioni per uscire da questa fase cupa.

L’ideologia liberista al capolinea
– Di Stefano vanta un’esperienza nel mondo dell’informazione: prima di dirigere “Valori” è stato per diverso tempo giornalista de “La Repubblica”; collabora inoltre con una rubrica fissa settimanale a Radio Popolare. «Più che una crisi etica – ha spiegato il giornalista – questa è una crisi essenzialmente economica. Si è creata una cumulazione altissima da reddito di finanza e capitale a scapito dei redditi da produzione industriale. L’idea che il mercato si regolarizza e crea ricchezza con la concorrenza è al capolinea. L’ideologia liberista del mercato perfetto fu criticata negli anni ’70 da un gruppo di economisti liberali a cui si dette poco ascolto. Economisti come il premio Nobel Stiglitz ci hanno spiegato che le conoscenze del venditore non sono mai le stesse del compratore. Quello che abbiamo oggi è un disastro partito nel 2000, quando Bush in campagna elettorale disse: “Farò degli americani un popolo di proprietari”. Bush vinse le elezioni e si crearono i “suprime”, cioè i mutui concessi a chi non avrebbe potuto saldarli, poveri americani e migranti. Questi mutui venivano cartolarizzati, cioè messi in pacchetti bancari. Appena nel 2006 sono iniziate le insolvenze, la bolla si è sgonfiata e gli Stati Uniti, ma anche l’Europa, si sono trovati indebitati».

Due possibili soluzioni
– Di Stefano ha illustrato le due possibili soluzioni. «O si effettuano tagli – ha detto il relatore – o si fa come Obama, aumentando le aliquote. Obama vuole aumentare le tasse sui redditi più alti e portare dal 15 al 39% le tasse sui guadagni di borsa. Lo stesso vuole fare il governo britannico. Il governo di centrodestra francese sta attuando delle buone risposte alla crisi, costruendo case popolari a basso consumo e elargendo sovvenzioni ai proprietari che si convertono al risparmio energetico».
Leonardo Marzorati