Giussano, 25 pneumatici forati e danni alle auto: arrestato un 28enne colto sul fatto

Da novembre avrebbe più volte danneggiato l'auto di una 23enne e dei suoi familiari. Il movente è in via di accertamento da parte dei carabinieri
Il presunto responsabile in un frame di un video diffuso dai carabinieri Carabinieri di Monza e Brianza

Da novembre dell’anno scorso per venticinque volte erano stati costretti ad andare dal gommista per farsi riparare gli pneumatici tagliati, e poi dal carrozziere per sistemare le carrozzerie incise e sistemare gli specchietti danneggiati. Danni per diverse migliaia di euro che avrebbe perpetrato un 28enne italiano arrestato in flagranza di reato, nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 giugno, dai carabinieri della Stazione di Giussano. E’ accusato di atti persecutori e danneggiamento aggravato.

Il video diffuso dai carabinieri

Giussano, un 28enne arrestato dai carabinieri per atti persecutori e danneggiamento

L’indagine era on corso da tempo dopo una lunga serie di danneggiamenti denunciati da una 23enne residente a Giussano e di suoi familiari. Il 28enne, che risiederebbe nel medesimo condominio delle vittime e sul quale pendeva già un procedimento penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza in merito a otto episodi analoghi precedenti, è stato colto sul fatto nel corso di uno dei servizi di appostamento dei militari nelle vicinanze dell’abitazione e del luogo di lavoro della presunta vittima.

Giussano, il 28enne colto in azione dai carabinieri

La pattuglia ha visto il 28enne, travisato, sbucare dalla vegetazione, avvicinarsi all’autovettura della 23enne e, dopo aver tagliato due pneumatici, avrebbe anche colpito “insistentemente” gli specchietti retrovisori esterni al fine di sradicarli. Dopo un breve inseguimento il 28enne è stato fermato. Non ha opposto resistenza. Rinvenuto e sequestrato il coltello da cucina che avrebbe utilizzato per forare le ruote, e un secondo cutter occultato negli abiti. Ignoto al momento il movente dei danneggiamenti che, spiegano dal comando dell’Arma: “è oggetto di approfondimenti investigativi”.