Giovani, di ruolo e fissi per tre anni: a Monza l’esercito dei nuovi “prof”

A Monza c'è un "esercito" di nuovi giovani docenti, quattro al Mosè Bianchi e ben 23 all'Hensemberger
Monza: l’ingresso dell’istituto Mosè Bianchi
Monza: l’ingresso dell’istituto Mosè Bianchi Fabrizio Radaelli

Le scuole si rinnovano. Sempre più giovani docenti stanno entrando stabilmente di ruolo in alcune delle scuole del territorio. In molti plessi superiori di Monza numerosi docenti hanno affrontato il loro primo anno di prova, durante l’anno scolastico 2023/24 e, nel mese di luglio hanno sostenuto un colloquio finale che, superandolo, ha permesso loro di entrare in ruolo.

Al Mosè Bianchi sono quattro gli insegnanti che hanno concluso l’anno di prova e superato l’esame finale che permetterà loro di entrare in ruolo, nella struttura di via Minerva per i prossimi tre anni. «I nuovi professori si sono ben inseriti, sono stati ben accolti da tutto il personale- commenta Annalisa Silvestri, dirigente del plesso superiore- inserendosi senza difficoltà. Questi nuovi docenti permettono di avere maggiore stabilità nel corso docente».

Scuole superiori monzesi: giovani docenti, 23 all’istituto Hensemberger

Un’altra grande occasione è stata data ai docenti che hanno prestato servizio all’istituto Hensemberger, di via Berchet, ben ventitré nuove leve che entreranno a pieno titolo nell’organico della scuola. Una ventata di gioventù, nella maggior parte dei casi, caratterizzata da tanta voglia di fare.
«Sono tutti giovani e molto preparati- spiega Petronilla Ieracitano, dirigente dell’istituto di via Berchet– arrivano da percorsi universitari, da concorsi ordinari, alcuni hanno anche già avuto esperienze pregresse. Negli ultimi anni sono sempre più i professori di ruolo giovani e questo ci ha aiutato molto a stabilizzare l’organico, soprattutto dopo la pandemia quando molti storici professori sono anche andati in pensione. Senza dimenticare le grandi criticità che costantemente affrontiamo per le supplenze brevi e temporanee. Questa nuova “ondata” di insegnanti ci consente di contare su un organico molto più stabile a beneficio della didattica per i nostri ragazzi».

Scuole superiori monzesi: i giovani prof hanno l’obbligo di restare 3 anni

I dirigenti, con entusiasmo sottolineano la parola chiave “stabilità” perché questi nuovi professori hanno l’obbligo di restare in carica nella scuola in cui si trovano per almeno tre anni e questo consente di organizzare al meglio l’attività didattica. «I colloqui finali sono stati molto interessanti, abbiamo visto una simulazione di una lezione, tra le altre prove- continua Aldo Melzi, dirigente del Mapelli- che ci ha permesso di cogliere al meglio quanto questi giovani insegnanti possono dare una volta in aula. Noi ne abbiamo otto, tutti giovani e alcuni copriranno i posti di sostegno che sono da sempre una delle grandi criticità per i nostri alunni. Ancor più per i ragazzi con fragilità, avere un insegnante di riferimento che non viene cambiato in corso d’anno o, quando va bene, dopo un anno rappresenta un grande valore aggiunto». Ognuno di questi nuovi docenti, infatti, ha avuto per l’intero anno un tutor di riferimento che lo ha guidato passo passo, in affiancamento con l’ufficio scolastico che monitora sempre l’intero percorso dei singoli, sino all’esame finale, l’ultimo step prima di entrare definitivamente in ruolo.