Garante dei detenuti a Monza: «La nomina non è più rinviabile»

Il coordinatore monzese di +Europa Giulio Guastini sabato 24 agosto ha visitato con una delegazione la casa circondariale di via Sanquirico.
MONZA CARCERE VIA SANQUIRICO
Monza, la casa circondariale di via Sanquirico Radaelli Fabrizio

La nomina del garante dei detenuti non è più rinviabile: lo afferma il coordinatore monzese di +Europa Giulio Guastini che sabato 24 agosto ha partecipato con una delegazione del partito a una visita in via Sanquirico. L’incarico è vacante da parecchi anni e il Comune e la Provincia hanno avviato una collaborazione con l’obiettivo di arrivare alla designazione.

Garante dei detenuti a Monza: l’analisi di Giulio Guastini di +Europa

Il tasso di sovraffollamento delle celle monzesi, ricorda Guastini, ha raggiunto il 170% a fronte di una media nazionale del 131%: «Nonostante un miglioramento della struttura, grazie al restauro recentemente completato della ex sezione femminile, diventata reparto Luce a trattamento intensificato – dichiara – persistono alcuni problemi notevoli tra cui le infiltrazioni e la presenza di cimici da letto. L’alto numero di detenuti con problemi psichiatrici, inoltre, complica ulteriormente la situazione in quanto il carcere non ha gli strumenti adeguati per gestire persone con questi disturbi».

«La situazione – aggiunge – è sempre più insostenibile sia per i detenuti che per il personale eppure piccole migliorie potrebbero risultare di grande aiuto»: linee del trasporto pubblico che colleghino la casa circondariale alla città contribuirebbero «a intaccare la sua marginalizzazione creando ponti» tra Monza, l’istituto e le istituzioni.

Garante dei detenuti a Monza: le richieste di +Europa a livello nazionale

A livello nazionale +Europa chiede una riforma che preveda il varo delle case di reinserimento sociale, il diritto alla vita affettiva per i reclusi e la depenalizzazione dei reati lievi.