Era ai domiciliari per stalking: molesta la vicina di casa e finisce in carcere

Era agli arresti domiciliari per stalking ma questo non è bastato per tenerlo fuori dai guai con le donne. L’ultima fissazione di un 50enne brugherese per una vicina di casa, per di più incinta, lo ha spedito direttamente in carcere.
I carabinieri di Brugherio
I carabinieri di Brugherio

Era agli arresti domiciliari per stalking ma questo non è bastato per tenerlo fuori dai guai con le donne. L’ultima fissazione di un 50enne di Brugherio per una vicina di casa, per di più incinta, lo ha spedito direttamente in carcere dove finirà di scontare la sua pena senza l’agevolazione della detenzione domiciliare e con una uova denuncia sulle spalle.

Lui è un soggetto noto alle forze dell’ordine, apparentemente innocuo eppure in grado qualche anno fa di stravolgere la vita di una ventenne e di tutta la sua famiglia con persecuzioni di ogni tipo. Le molestie ripetute portarono a diverse denunce, arresti e infine alla condanna a oltre due anni di detenzione domiciliare, con un permesso di due ore al giorno, dalle 10 alle 12.

La scorsa settimana è venuta alla luce la nuova insana passione, che gli è costata un ordine di carcerazione dell’autorità giudiziaria eseguito dai carabinieri della stazione locale.

Pare che tutto sia partito paradossalmente da un gesto di cortesia dello stalker nei confronti di una vicina di casa. Qualche tempo fa la trentenne, già in gravidanza, rientrava a casa con le borse della spesa e il 50enne, notando la scena, si era offerto di portare i sacchetti personalmente fino alla porta dell’appartamento per evitare la fatica alla signora.

Quell’attimo di condivisione pare sia bastato all’uomo per convincersi dell’esistenza di un rapporto speciale, un interesse reciproco, ma solo nei suoi pensieri. È da allora che sono iniziati gli appostamenti, le insistenze, le improvvisate. La spiacevole situazione ha coinvolto anche il compagno della donna e ben presto si è innescato un conflitto aperto tra lo stalker e la coppia di vicini, con continui dispetti e messaggi offensivi sulle porte.

L’epilogo è stata una denuncia ai carabinieri della stazione locale da parte della coppia con l’avvio delle indagini che hanno infine inchiodato il molestatore. L’uomo è stato condotto in carcere da quegli stessi carabinieri che in passato lo prelevarono altre volte dopo le molestie ai danni della 20enne e dei suoi genitori. Il caso destò scalpore anche perché le persecuzioni durarono anni.