Droga all’ingrosso, uno dei depositi in un appartamento di Agrate: 11 arresti della Polizia

Smantellata una presunta rete di grossisti e spacciatori, uno dei depositi in un anonimo appartamento di Agrate Brianza
La droga sequestrata dagli agenti Polizia di Stato

I poliziotti di Busto Arsizio hanno smantellato una presunta rete di grossisti e spacciatori al dettaglio di stupefacenti. La “rete commerciale” degli acquirenti-spacciatori di droga era estesa, comprendendo diverse località nelle province di Varese, Milano, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Alessandria.

Uno dei depositi usati per stoccare la droga era un anonimo appartamento di Agrate Brianza. L’operazione aveva già interessato la Brianza lo scorso ottobre quando gli agenti, da Varese, arrivarono fino a Caponago intercettando due persone, un cittadino tedesco e uno originario del Marocco che stavano traslando da un autoarticolato a una vettura 20 chili di cocaina.

Droga all’ingrosso stoccata ad Agrate, arresti della polizia

Nella mattinata di martedì 25 giugno hanno eseguito una custodia cautelare in carcere nei confronti di undici persone, su ordine del Gip del Tribunale di Busto Arsizio: devono rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, iniziata mesi fa, aveva permesso di individuare due distinti gruppi criminali, composti per lo più da cittadini del Marocco, che avrebbero importato e venduto “all’ingrosso” notevoli quantitativi di cocaina e hashish. Gli investigatori sono riusciti ad arrivare ai loro presunti clienti gli spacciatori al dettaglio. 

Droga all’ingrosso stoccata ad Agrate, il trasporto con auto con scompartimenti segreti

Durante le indagini individuati i depositi per stoccare lo stupefacente, un magazzino nella zona industriale di Cairate e, appunto, l’appartamento di Agrate Brianza. Per spostare le partite di droga sarebbero state utilizzate auto con nascondigli segreti.

Un gruppo di organizzatori “da remoto” avrebbe tenuto i rapporti con clienti e fornitori mentre un secondo, di esecutori, avrebbe invece provveduto al trasporto delle partite di droga, alla loro cessione e al recupero del denaro in cambio di stipendi mensili e, in un caso, con la cessione a condizioni di favore di un bar a Milano e assistenza legale dopo l’eventuale arresto.