Una volta si era soliti citare il titolo del film «Mamma li turchi», per dire sottolineare il proprio stupore. Da qualche giorno forse i concorezzesi hanno iniziato a dire «Mamma li parrucchieri cinesi». Concorezzo si conferma porta verso l’oriente e il sol levante. Nell’area del vimercatese è sicuramente il paese che annovera la più alta presenza di cittadini e di imprese orientali. E da circa una settimana anche di uno dei temutissimi “barbieri cinesi”.
La paura, si badi, non è fisica. I gestori, a partire dalla titolare Martina Hu, sono gentilissimi e con il sorriso sempre in volto. Sono giovani ma mostrano molta professionalità in quello che fanno. Ciò che suscita paura sono i prezzi, allineati a quelli di tutti gli altri parrucchieri cinesi, che sono ben sotto la media di mercato. Un taglio infatti si aggira attorno ai 10 euro. «Il negozio si chiama Gaibian – dice Martina, in perfetto italiano – e, da quando abbiamo aperto ufficialmente una settimana fa, abbiamo una decina di clienti al giorno».
Il nuovo negozio, per ora con l’insegna ancora oscurata, è sito in via Libertà al civico 51: «Non possiamo nasconderlo – aggiunge Martina – in questi giorni abbiamo anche avuto qualche lamentela dai negozianti della zona. Ma in un certo senso lo capiamo, siamo nuovi». Il negozio è frequentato sia da italiani che da asiatici. Mentre Martina, che non ha più di trent’anni, si fa intervistare, alla poltroncina della manicure c’è una sua collega e parente, Marco sta lavando i capelli e un altro uomo è alle prese con le forbici sulla testa di un signore distinto.