Cesano, maltratta la mamma e la nonna per i soldi: un 17enne in comunità

Un ragazzo di 17 anni per circa un anno avrebbe maltrattato i familiari per ottenere denaro da utilizzare per acquistare driga e giocare d'azzardo
Carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

Ha maltrattato i familiari, spingendosi fino alla rapina. Con questa accusa un ragazzo di 17 anni, residente in città, nei giorni scorsi ha ricevuto la visita dei Carabinieri che hanno notificato e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare. Il minorenne è ora collocato in una comunità su disposizione del tribunale per i minorenni di Milano, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. A determinare la misura cautelare non solo la gravità dei fatti che gli vengono attribuiti, ma anche la possibilità che possano accadere di nuovo. Secondo le indagini svolte dalla Tenenza cittadina, infatti, il minore avrebbe maltrattato più volte la mamma e la nonna, anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Cesano, il 17enne maltratta i familiari per acquistare droga e giocare d’azzardo

Proprio nell’abuso di queste ultime si spiega l’atteggiamento del minorenne, sempre alla ricerca di soldi per acquistare nuove dosi. Situazione ulteriormente peggiorata anche dalla dipendenza dal gioco d’azzardo. Le richieste di soldi, per questo motivo, erano inevitabilmente continue, anche con toni molto decisi per ottenere il denaro. In un modo o nell’altro era intenzionato a farsi consegnare ciò che gli serviva. Purtroppo anche senza avere esitazioni e senza porsi alcun limite: di fronte al rifiuto opposto dai familiari, dispiaciuti nel vederlo in quelle condizioni, il ragazzo avrebbe anche colpito la mamma in alcune occasioni, dando sempre prova di condotte violente e aggressive. Atteggiamenti spesso accompagnati da minacce: «Se non mi dai i soldi – avrebbe detto con tono deciso alla nonna – ti brucio l’automobile».

Cesano, mamma e nonna dopo un anno hanno deciso di denunciare

In casa, inoltre, a fronte del rifiuto opposto dai familiari davanti alla richiesta di banconote, la reazione sarebbe stata quella di causare danneggiamenti anche agli arredi. In famiglia, malgrado la situazione di disagio che si è unita alla sofferenza fisica e morale, alla fine non sono più riusciti a sopportare la situazione. La mamma e la nonna si sono fatte coraggio presentandosi in caserma a fine luglio per raccontare ai carabinieri la situazione che stavano vivendo da circa un anno e che ormai per loro era diventata insostenibile. Si erano però convinte che l’intervento dei militari potesse essere l’unico modo, non tanto per evitare di consegnare soldi, bensì per cercare di recuperare il ragazzo. I Carabinieri, dopo aver svolto una veloce attività di indagine, hanno ottenuto il via libera dal tribunale dei minorenni. Per il ragazzo si sono spalancate le porte di una comunità educativa. Per la famiglia, già provata dal punto di vista psicologico, è la fine di un incubo.