Cerimonia anticipata a Monza per il regicidio con corteo: le guardie d’onore del Pantheon per Umberto I

Domenica 21 luglio cerimonia anticipata nell'anniversario del regicidio: le guardie d'onore del Pantheon ricordano Umberto I.
L'assassinio di re Umberto I il 29 luglio 1900 a Monza in una rappresentazione
L’assassinio di re Umberto I il 29 luglio 1900 a Monza in una rappresentazione

Sta tutto qui: nel «recuperare a favore della collettività quei valori in grado di avvicinare e di unire le persone. Qui le ideologie non c’entrano nulla. Anzi. Perché spesso sono proprio le ideologie ad allontanare e a dividere». Persone, comunità, popoli, nazioni.
La voce di Francesco Cosimato è profonda. Il tono è garbato. Generale dell’esercito in congedo, da quattro anni è a capo della delegazione di Milano, Monza Brianza e Lodi dell’Istituto nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, incarico elettivo che ha accettato «lusingato, con grande piacere» al termine della sua lunga carriera militare.

Cerimonia a Monza per il regicidio con corteo: domenica 21 luglio per il 124esimo anniversario

Per lui questi sono stati giorni di preparativi: è fissata per domenica 21 luglio la commemorazione per il 124esimo anniversario dal regicidio di Umberto I, assassinato la sera del 29 luglio 1900 da Gaetano Bresci, l’anarchico venuto dall’America per “uccidere un principio”. «Per la nostra delegazione si tratta di una ricorrenza particolarmente sentita, a cui parteciperanno anche colleghi di altre province. È un momento importante anche per la città: per questo, oltre al tributo al sacello del re negli spazi della Cappella espiatoria, abbiamo voluto organizzare un corteo fino in centro e poi una messa in sua memoria», dice.

Monza - Cerimonia di commemorazione del regicidio di Umberto I
Monza – Cerimonia di commemorazione del regicidio di Umberto I

Cerimonia a Monza per il regicidio con corteo: il programma della giornata

Preciso al minuto il programma della mattinata: il ritrovo in via Matteo da Campione. Inquadramento alle 10.10, alle 10.15 deposizione della corona di fiori e alle 10.30 partenza del corteo costituito dalle guardie d’onore e da rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Un’altra corona di fiori sarà posata, lungo il percorso, al momento dedicato a re Vittorio Emanuele II in piazza Citterio. Previsto alle 11 l’arrivo in piazza San Pietro Martire e alle 11.15 l’avvio della messa di commemorazione nell’omonima chiesa. La mattinata si concluderà con una colazione al ristorante “Al Campo” di via Boccaccio.

«Non siamo dei nostalgici, né un partito surrettizio. Siamo un’associazione combattentistica e d’arma che dal 1990 opera sotto la vigilanza del ministero della Difesa. La nostra fedeltà va alla Repubblica. Il nostro obiettivo è quello di tenere vivi i valori della nostra nazione. Re Umberto I – spiega Cosimato – è stato un servitore dello stato, caduto durante il servizio, nel pieno adempimento del suo dovere. Dal nostro punto di vista il valore della cerimonia sta proprio in questo: commemoriamo il re e con lui anche tutti gli altri servitori dello stato che sono caduti per lo stesso motivo».

Il ritratto di Umberto I della quadreria del San Gerardo di Monza
Monza Il ritratto di Umberto I della quadreria del San Gerardo di Monza

Cerimonia a Monza per il regicidio con corteo: circa una trentina le guardie del Pantheon monzesi e brianzole

Cosimato sa bene cosa voglia dire: ufficiale di artiglieria, per quasi quattro decenni ha prestato servizio nell’esercito con incarichi di comando e di staff, anche per lo Stato maggiore. Ha partecipato a missioni nazionali e internazionali (due volte a Sarajevo e in Kosovo) e a lungo ha vissuto in Toscana. per poi concludere la sua carriera a Milano. Quello che sta svolgendo per l’Istituto è il suo secondo mandato in qualità di capo delegazione: «Sono circa 150 complessivamente le guardie della nostra sezione: circa una trentina quelle monzesi e brianzole».

Oltre a organizzare cerimonie e iniziative in occasione di particolari ricorrenze, i suoi membri prestano servizio volontario di guardia alle tombe reali, tra cui il Pantheon a Roma e il santuario di Vicoforte in Piemonte.