Coppia di rapinatori seriali e spacciatori arrestati venerdì pomeriggio a Bollate (Milano), dopo la fuga da una rapina. Per scappare hanno speronato un’auto dei carabinieri. I militari della compagnia di Vimercate li hanno intercettati dopo il colpo, taglierino alla mano, in un supermercato di Trezzo sull’Adda e la fuga prima con un’ auto rubata e poi, dopo averla abbandonata, con una Bmw di proprietà di uno dei due.

Ma la vicenda parte da molto più lontano. Lo scorso 20 giugno a Ornago un uomo armato di taglierino ha rapinato il locale supermercato della catena Ld, facendosi consegnare dalla cassiera 470 euro. Per fuggire aveva usato una Y10, ritrovata poco dopo e risultata essere stata rubata a un anziano 89enne di Bellusco. Poco prima un’anziana donna di Cavenago aveva chiesto l’intervento dei carabinieri perché aveva visto due persone sospette che tentavano di rubare, senza riuscirci, la sua vettura, una vecchia Fiat Panda. Si erano poi allontana ti con una berlina scura.

Gli investigatori hanno associato i due fatti (ovvero il tentativo di rubare una macchina con cui compiere la rapina assicurando così che la loro berlina scura rimanesse “pulita”) e acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del Comune di Cavenago per risalire alla targa dell’auto usata dai due malviventi. Le immagini hanno restituito l’identikit del mezzo: una Bmw nera intestata a un 35enne pregiudicato italiano di Bollate, già coinvolto in rapine nei supermercati. I carabinieri hanno posto sotto controllo vettura e proprietario. Nel tardo pomeriggio di venerdì 17 luglio, un uomo armato di taglierino ha rapinato il supermercato Di più (sottratti 995 euro), fuggendo poi con una Fiat Panda rubata abbandonata poco dopo. Sulle tracce però dell’auto “pulita” ci sono i carabinieri di Vimercate che poco dopo, a Bollate arrestano due fratelli che si trovavano a bordo della Bmw nera. Un’operazione che non è filata liscia visto che, nel tentativo di fuggire alla cattura, la Bmw ha speronato un’auto dei militari.

I carabinieri hanno poi trovato il taglierino, il denaro sottratto al super, 9 telefoni cellulari, 5 “spadini” usati per rubare le auto, 96 grammi di marijuana, 4,6 grammi di hashish, materiale per il confezionamento. Ora sono in corso ulteriori indagini per verificare che i due fratelli non siano responsabili di una ventina di reati simili che si sono verificati nelle ultime settimane nelle province di Monza e Milano. Ora i due fratelli si trovano rinchiusi nel carcere di San Vittore: dovranno rispondere dell’accusa di rapina aggravata, resistenza con violenza a pubblico ufficiale, furto aggravato, detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.