Caso Turato a Monza, Villa (Lega): “Capro espiatorio ferragostano”

Dopo la segretaria cittadina anche il capogruppo del Carroccio in consiglio prende posizione: "Stanno miseramente franando sotto i rifiuti".
Il vicesindaco di Monza, Simone Villa
L’ex vicesindaco di Monza, Simone Villa Fabrizio Radaelli

Dopo la solidarietà espressa nella giornata di giovedì all’ex assessore Giada Turato, la Lega torna sull’argomento: e se la prima volta era stata la segretaria cittadina Gremignani, questa volta è il capogruppo in consiglio nonché ex assessore Simone Villa a prendere posizione sul siluramento in giunta. Che, nei confronti di Turato, non ci va troppo per il sottile (“una degli assessori peggiori che la città di Monza abbia mai avuto“, è la sua opinione), ma preferisce puntare al bersaglio grosso.

Caso Turato a Monza, Villa e “l’infame campagna denigratoria”

Troppo comodo ora cercare un capro espiatorio ferragostano” afferma per spostare l’attenzione in prospettiva: “Non commetto l’errore di addossarle personalmente responsabilità e colpe che sono complessivamente di tutta la giunta di cui fa parte, in primis il sindaco, e del suo partito, il Pd, nello specifico – ha scritto Villa sui social network -. Hanno vinto le elezioni con una infame campagna denigratoria (estate 2022, ndr) incentrata unicamente sul tema della spazzatura e, dopo solo due anni, nemesi storica, stanno miseramente franando sotto i rifiuti, i lampioni spenti, le manutenzioni carenti, l’insicurezza generalizzata“.

Sull’ex assessore in sé, il capogruppo leghista sottolinea che il suo “non è un giudizio sulla persona né sulle competenze professionali. È una valutazione politica: sul rapporto col consiglio comunale, sul rapporto con i cittadini”.