Caso Turato a Monza, l’ex assessora parla per la prima volta: «Ferita per le modalità, la mia avventura politica non finisce»

A quasi tre settimane dalla estromissione dalla giunta di Monza, l'ex assessora monzese Giada Turato commenta per la prima volta e fornisce qualche anticipazione sul futuro.
Monza Giada Turato - foto Radaellli
Monza Giada Turato – foto Radaellli

A quasi tre settimane dalla sua estromissione dalla giunta Pilotto la ex assessora monzese Giada Turato commenta ufficialmente la sua uscita di scena in un comunicato e fornisce qualche anticipazione sul futuro

«Il 22 agosto non è finita la mia avventura politica – scrive – anzi, in un certo senso è da questo brutto episodio che ripartirà il mio nuovo impegno per Monza. Lo dico soprattutto ai 272 elettori che hanno creduto in me, ai cittadini e associazioni alle quali non sono riuscita a dedicare il tempo che avrei voluto a causa degli impegni gravosi che portavo sulle spalle».

Caso Turato a Monza, l’ex assessora parla per la prima volta: resta nel Pd, «rifarei tutto ciò che ho fatto e quello che mi sono rifiutata di fare»

Al momento, assicura, resta iscritta al Pd mentre ripercorre gli ultimi giorni: «Il decreto di revoca mi è stato notificato in modo improvviso il 22 agosto – afferma – senza che fosse mai stata discussa la possibilità in precedenza. Dispiace molto dal punto di vista umano, prima ancora che politico, per le modalità inaspettate con cui sono stata dimissionata dal mio incarico. Non posso che esprimere grande rammarico per non potere partecipare alla discussione sul primo piano urbano della mobilità di Monza che porta anche la mia firma, su M5 e altri progetti» su cui ha lavorato per oltre due anni. Dopo le elezioni ha «accettato con entusiasmo e passione un ruolo gravoso» e, nonostante l’epilogo, ringrazia Pilotto e il Pd «per la fiducia e l’appoggio incondizionato in ogni iniziativa» che ha condiviso con la giunta. 
«Rifarei tutto ciò che ho fatto e ancor più convintamente quello che mi sono rifiutata di fare perché non era nell’interesse di Monza – prosegue – e anzi avrebbe comportato rischi a carico della città, applicando le mie competenze in tema di appalti e trasparenza amministrativa».

Caso Turato a Monza, l’ex assessora parla per la prima volta: i progetti per la mobilità messi in campo

«Credo – continua Giada Turatodi avere messo in campo grandi pilastri che Monza aspettava da tempo, tra cui il piano urbano della mobilità sostenibile, il prolungamento della metropolitana , la riqualificazione della stazione, la nuova fermata ferroviaria Monza Est rifinanziata con 6 milioni di euro, la modifica del progetto Serravalle sullo svincolo A52, la Strategia contro i cambiamenti climatici, l’estensione del Parco Regionale Valle Lambro. Dispiace che nonostante tutto l’impegno profuso non mi sia consentito di raccogliere i frutti di quanto seminato. In questi giorni parte la fase operativa, onerosa e delicatissima di questi progetti. Mi auguro che siano portati avanti celermente perché costituiscono un’imperdibile opportunità di crescita per il futuro di Monza».

Caso Turato a Monza, l’ex assessora parla per la prima volta: «La politica ha scatenato in me la voglia di cambiare le cose»

«Circolano voci che avrei rilasciato interviste ai giornali – si difende la ex assessora – Falso. Voci che avrei problemi con gli uffici. Falso. Voci che la maggioranza degli assessori o il Pd avessero chiesto il mio allontanamento. Falso. Voci che io avrei rifiutato un alleggerimento di deleghe. Anche questo è falso. Lascio per ultimi i temi personali che dimostrano quanto una certa politica possa scendere in basso, aldilà delle retoriche sui diritti delle donne. Sono contenta di avere conosciuto la politica fino ad appassionarmene profondamente, perché ha scatenato in me la voglia di cambiare le cose. Ringrazio per gli innumerevoli attestati di stima e messaggi di solidarietà giunti dalla base del partito a cui sono iscritta, da cittadini e politici di ogni schieramento che testimoniano l’impegno e la grande mole di attività svolte in questi anni, oltre che la mia disponibilità al contatto diretto con i cittadini».