Carnate vieta la vendita e il consumo di bevande nel quartiere stazione

La giunta Maggiolini di Carnate ha emesso un'ordinanza per vietare la vendita e consumo di bevande.
Carnate quartiere stazione, in via Carducci nel 2016 è stata aperta la sede della polizia locale
Carnate quartiere stazione, in via Carducci nel 2016 è stata aperta la sede della polizia locale

Degrado in stazione, la Giunta di Carnate prova a correre ai ripari. La questione, non da oggi, rappresenta una criticità per il paese perché la zona della stazione ferroviaria, come la maggior parte degli scali italiani nelle grandi città e non solo, deve fare i conti con una situazione di ”decadenza” tra bottiglie di alcolici abbandonate qua e là e altre istantanee poco edificanti. Basta fare due passi, specie nelle ore serali, per rendersene conto e d’altra parte le segnalazioni da parte dei cittadini non sono certo mancate. Così, l’amministrazione, ha deciso di vietare la vendita e il consumo di bevande (alcoliche e non) in tutta la zona della stazione compreso ovviamente il sottopasso, circoscrivendo un perimetro che va grossomodo da via Roma a via Carducci e da via Matteotti a via Brianza.
Lo ha fatto con l’ordinanza numero 8 del 4 luglio scorso per “la limitazione della vendita, somministrazione, introduzione e consumo di bevande (sia alcoliche che analcoliche) in contenitori di vetro su aree pubbliche”.

Carnate vieta anche l’abbandono di bottiglie e lattine nel quartiere stazione

Rilevato che il fenomeno dell’abuso di bevande alcoliche assume proporzioni rilevanti in determinate zone del territorio comunale – si legge nel provvedimento urgente – dove, in particolare nella stagione estiva, si concentrano persone anche minorenni, nonché persone senza fissa dimora, che a causa del consumo/abuso di alcool ingenerano episodi di disturbo delle attività e della libera circolazione delle persone, creando altresì turbativa all’ordine pubblico e alla sicurezza urbana… E’ vietata la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro, contenitori di vetro e/o lattine da parte titolari/gestori di attività commerciali in sede fissa, distributori automatici, laboratori artigianali con vendita di generi alimentari di produzione propria, pubblici esercizi…”.
Ma c’è di più: con questa ordinanza si vieta anche di abbandonare bottiglie, lattine e bicchieri in tutto il territorio comunale e si impedisce di consumare alcol nei parchi pubblici salvo che nel corso di sagre, feste e altre manifestazioni programmate. In realtà, l’abbandono di rifiuti è già sanzionato dall’articolo 255 del Testo unico dell’ambiente.
Anzi, con la legge 137 del 9 ottobre 2023, la mera sanzione amministrativa pecuniaria ha lasciato una ammenda più salata che può arrivare fino a 10 mila euro. Ovviamente la difficoltà resta quella di cogliere sul fatto i responsabili di questi gesti incivili. Ma questa ordinanza è un passo in più per cercare di creare un deterrente anche se, come appena detto, a fare la differenza possono essere solo i controlli e il senso civico delle persone.