Carate, la sfida dei grillini Liste in quattro comuni

Duecento attivisti del Movimento 5Stelle hanno partecipato all’assemblea regionale. Alla prossime elezioni comunali liste a Besana Brianza, Giussano, Triuggio, Muggiò e Agrate Brianza.
I «grillini» in assemblea a Carate Brianza
I «grillini» in assemblea a Carate Brianza Alessandra Botto Rossa

Duecento attivisti da tutta Lombardia hanno partecipato domenica 26 gennaio a Carate Brianza all’assemblea regionale del MoVimento 5 Stelle, la seconda dopo le elezioni. Al tavolo dei relatori i consiglieri regionali; in platea, mischiati agli iscritti di tutta la Regione, i senatori Vito Crimi, Monica Casaletto e Laura Bignami e l’onorevole Paola Carinelli. Una giornata di confronto, iniziata con la presentazione del lavoro fatto dai grillini in Regione da inizio legislatura, e conclusa con l’individuazione delle priorità per i prossimi mesi, emerse nei dodici gruppi di lavoro pomeridiani.

«Questa – ha detto il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, di Bovisio Masciago – per noi attivisti è stata una giornata importante per confrontarsi su tanti temi, alcuni dei quali di rilevanza per la nostra Provincia, a partire dal consumo di suolo, visto che quella di Monza e Brianza è una delle più cementificate d’Italia. E poi c’è il tema dell’acqua pubblica e dei rifiuti, che in Brianza riguarda l’inceneritore di Desio, che è un impianto ormai vecchio e deve essere dismesso. Anche in Regione stiamo ragionando su questo». L’assemblea è stata organizzata dai gruppi di Carate e Lissone. Un appuntamento, quello dei grillini, anche in vista delle elezioni amministrative di primavera. «Il MoVimento 5 Stelle ci sarà sicuramente – assicura Emanuele Sana, consigliere comunale di Lissone – e stiamo predisponendo tutti i passaggi per la presentazione delle liste in diversi comuni.

Niente liste, al momento, a Besana e Triuggio. Pronta quella di Sovico.

Lavori in corso negli altri Comuni tra cui Giussano, Muggiò e Agrate. Com’è nello spirito del Movimento, la presentazione delle liste e del simbolo nazionale seguirà una procedura dal basso, fatta di banchetti e condivisione dei programmi comunali che si basano su partecipazione e trasparenza, beni comuni, mobilità sostenibile, energia, rifiuti e famiglia».