Campagna anti-slot del Cittadino Lentate aderisce: «Niente azzardo»

C’è il Comune di Lentate sul Seveso tra i primi ad aderire alla campagna anti-slot lanciata da il Cittadino, a partire dal 23 maggio. Un’iniziativa rivolta ai commercianti di Monza e Brianza per dire no alle macchinette contro le macchine mangia-soldi che stanno rovinando migliaia di persone».
Il sindaco di Lentate Rosella Rivolta
Il sindaco di Lentate Rosella Rivolta

C’è il Comune di Lentate sul Seveso tra i primi ad aderire alla campagna anti-slot lanciata da il Cittadino, a partire dal 23 maggio. Un’iniziativa rivolta ai commercianti di Monza e Brianza «contro le macchine mangia-soldi che stanno rovinando migliaia di persone» (leggi). Un’emergenza da tamponare, raccontata in uno speciale di due pagine in edicola giovedì a Monza e sabato in Brianza.

Un impegno in più per l’amministrazione lentatese che negli ultimi mesi si è impegnata secondo lo slogan “Solo gioco, niente azzardo” per promuovere la campagna di sensibilizzazione nei confronti di commercianti e cittadini.

Lentate ha anche aderito al “Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo”, il documento presentato dalla Scuola delle Buone Pratiche, Terre di Mezzo, Legautonomie e sostenuto da ReteComuni di Anci Lombardia. Tra i Comuni capofila c’erano già Desio e Cavenago Brianza (leggi), poi raggiunti da Monza a stretto giro di posta (leggi)

«Domandiamo allo Stato che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci – spiega il sindaco Rosella Rivolta – per definire l’orario di apertura delle sale gioco, per stabilire le distanze dai luoghi sensibili e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione delle sale gioco. Sollecitiamo una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’eccesso con un’ adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura».

Al Manifesto dei sindaci, promosso nel mese di gennaio, hanno nel frattempo aderito ufficialmente anche Lissone, Verano Brianza e Barlassina.