Brianzolo ucciso in Inghilterra La Regione ricorda Joele Leotta

Il consiglio regionale della Lombardia ha ricordato la vicenda drammatica di Joele Leotta, diciannovenne che aveva studiato a Besana, ucciso a botte in Gran Bretagna. Slitta intanto l’interrogatorio dei quattro indagati per l’omicidio.

«Dalla storia di questo ragazzo, uno dei tanti nostri ragazzi che lasciano il nostro Paese, e anche la nostra terra lombarda, impariamo che, pur appartenendo ad una società globale e pur facendo parte di un’Europa unita, sentimenti di razzismo sono ancora tra noi e non sono stati del tutto debellati».

Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha aperto così la seduta di martedì in Regione Lombardia. Ricordando la vicenda drammatica di Joele Leotta, diciannovenne di Nibionno che aveva studiato a Besana, ucciso a botte in Gran Bretagna.

«È anche nostro compito – ha aggiunto Cattaneo – fare in modo che questi episodi di violenza non si ripetano. Alla famiglia di Joele e alla comunità di Nibionno, scossa per questa barbara vicenda, giunga l’abbraccio commosso di questo Consiglio».

Sul movente della spedizione punitiva, proseguono le indagini. Due dei quattro arrestati sono risultati abitare nel condominio sopra il ristorante dove Joele Leotta e Alex Galbiati, l’amico partito con lui e rimasto ferito nell’aggressione, avevano trovato lavoro da metà ottobre e dove s’è consumata la tragedia.

Gli assalitori avrebbero agito (forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti oltre che di alcol) esacerbati dai rapporti con i vicini, dai quali pare fossero stati segnalati alla polizia in quanto chiassosi e rissosi. Gli aggressori si sarebbero lanciati in una sorta di spedizione, forse entrando nel primo alloggio che hanno trovato o pensando fosse ancora abitato da chi c’era prima del 14 ottobre, quando i due lecchesi arrivarono a Londra.

Intanto è stata rimandata a venerdì 1 novembre l’udienza delle quattro persone, tutte di nazionalità lituana, arrestate per l’omicidio.