Bovisio, per una multa stradale del 2016 porta il Comune in Cassazione

Un automobilista sanzionato nel 2016 porta il Comune in Cassazione, il "conto" della sanzione è lievitato fino a superare i 2.900 euro
Corte di cassazione Roma (da sito internet ufficiale)
Corte di cassazione Roma (da sito internet ufficiale) Chiara Pederzoli

Un automobilista multato nel 2016 trascinerà il Comune di Bovisio Masciago fin davanti ai giudici della Corte di Cassazione per quella stessa sanzione che viene ancora contestata, a quasi 10 anni di distanza. Si tratta di uno dei tanti casi di multa discussa e non liquidata dal diretto interessato che affollano le carte delle Polizie locali della Brianza, che, però in questo caso arriva all’attenzione dell’ultimo grado della giustizia ordinaria, in Cassazione.

Bovisio, la multa in Cassazione: il “conto” supera i 2.900 euro

Nel corso degli anni il “conto” da pagare è andato lievitando fino a superare i 2.900 euro: sanzione, maggiorazione del verbale raddoppiato, interessi e spese legali. E il conto a questo punto potrebbe lievitare ulteriormente, visto che il privato conducente dell’auto in quel 2016, ha deciso di fare ancora ricorso. Probabilmente quando all’inizio di settembre, i responsabili dell’ufficio legale del Comune hanno ricevuto comunicazione che in data 30 agosto il multato aveva presentato ricorso presso l’ultimo grado di giudizio, in piazza Biraghi si era già persa memoria di quell’iter giudiziario interminabile. E nel frattempo il verbale da poche decine di euro è diventata una cartella che per il momento, e solo per il momento, sfiora i 3mila euro.

Bovisio, la multa in Cassazione dopo un iter interminabile

Ricostruendo l’iter interminabile di questi verbali: la sanzione per infrazione di articoli del codice della strada era stata emessa nel 2016, in data 22 dicembre 2022 era seguita ingiunzione di pagamento relativa ai verbali di contestazione, che era arrivata all’attenzione del diretto interessato all’inizio del 2023. Il privato a sua volta aveva deciso di fare ricorso al giudice di pace del Tribunale di Monza che nella primavera del 2023 aveva emesso sentenza di rigetto del ricorso. Ma anche allora il privato non si è dato per vinto e il 25 gennaio scorso c’è stata la convocazione in Appello. E anche in questo caso c’è stato pronunciamento in favore del Comune, e come previsto dalla legge, gli uffici hanno affidato l’incarico per la redazione dell’atto di precetto e per l’assistenza nella procedura esecutiva di pignoramento. Adesso si arriva al passo del ricorso in Cassazione, l’ultimo e insindacabile grado di giudizio su un verbale risalente ormai agli inizi del primo quinquennio del sindaco Sartori.