Bovisio Masciago, i carabinieri arrestano un marocchino in fuga: in auto aveva 200 dosi di cocaina

L'inseguimento è cominciato nell'abitato di Seveso, dopo che il 32enne aveva ignorato l'invito a fermarsi di una pattuglia. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine
La scena della conclusione dell’inseguimento a Bovisio Masciago

I carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Seregno, nella mattinata di sabato 12 ottobre, hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne di origini marocchine, residente in Spagna, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

Carabinieri: la ricostruzione dell’intervento

Le dosi di cocaina, già confezionate

Durante un servizio di perlustrazione lungo la via Isonzo di Seveso, i militari hanno intimato l’alt a un’autovettura sospetta. Il conducente, invece di fermarsi, ha accelerato per tentare la fuga. Ne è scaturito un lungo inseguimento per le vie del centro abitato e lungo la statale dei Giovi. Giunto nel comune di Bovisio Masciago, l’uomo ha perso il controllo del veicolo, finendo fuori strada. Dopo aver abbandonato l’autovettura, il 32enne ha tentato di fuggire a piedi attraverso i campi, ma è stato prontamente raggiunto e bloccato dai militari, supportati da una seconda pattuglia intervenuta. Nonostante la resistenza fisica, l’uomo è stato messo in sicurezza. La perquisizione immediata dell’autovettura ha portato al rinvenimento di oltre 140 grammi di cocaina, suddivisi in più di 200 dosi, abilmente occultate all’interno di bottigliette di plastica. La sostanza stupefacente e il veicolo, risultato intestato a un altro cittadino marocchino residente a Desio, sono stati sequestrati.

Carabinieri: il sostituto procuratore ha disposto il processo per direttissima

Il 32enne, già noto alle Forze dell’ordine, è stato dichiarato in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della stazione dei carabinieri di Seveso. Dell’arresto è stata data immediata comunicazione al sostituto procuratore di turno della procura della Repubblica di Monza, che ha disposto la presentazione al processo per direttissima, previsto per la mattinata successiva.