“Bombardati da telefonate indesiderate”, maxi multa Agcom a una società lombarda

Il commissario Agcom Massimiliano Capitanio: "Fondamentale la denuncia di un cittadino che riceveva fino a 200 telefonate al giorno"
Massimiliano Capitanio
Massimiliano Capitanio

Una società iscritta al Registro delle imprese di Milano-Monza Brianza-Lodi è stata sanzionata da Agcom in quanto avrebbe consentito a un call center albanese “di bombardare migliaia di cittadini italiani con telefonate indesiderate” dice il commissario della Agenzia, il brianzolo Massimiliano Capitanio. “Il contrasto all’incubo delle telefonate moleste ha fatto segnare un ottimo risultato – commenta Capitanio – Grazie al lavoro di Agcom è stato identificato e multato un operatore illegittimo che consentiva a un call center albanese di bombardare migliaia di cittadini italiani con telefonate indesiderate. Purtroppo l’uso del cosiddetto cli-spoofing vanifica anche l’operato del registro delle opposizioni che, come noto, filtra esclusivamente i call center che operano nella legalità. Fondamentale anche la denuncia di un cittadino a cui era stato ‘rubato’ il numero che veniva poi utilizzato illegittimamente dall’operatore albanese”.

Il 24 luglio scorso la Commissione per le infrastrutture e le reti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato una sanzione di 240.000 euro (delibera n. 23/24/CIR) nei confronti della società iscritta al Registro imprese lombardo, in quanto avrebbe: “fornito un servizio di comunicazione elettronica ad un utente estero” consentendo: “l’uso illegittimo di risorse di numerazione italiane senza disporre dei relativi diritti d’uso”. Sarebbe stato autorizzato un “soggetto non autorizzato in Italia e risultante non iscritto nel registro dei soggetti autorizzati in Albania, dove quest’ultimo ha sede, di risorse di numerazione già assegnate ad altri soggetti, senza curarsi di effettuare i relativi controlli di sicurezza” specifica la Agcom.

Sanzione di 240mila euro, Capitanio: “Fondamentale la denuncia di un cittadino”

La decisione della Commissione per le infrastrutture e le reti è stata assunta dopo “accertamenti su diverse società nel settore dei servizi di comunicazione elettronica, nell’ambito dell’attività di vigilanza mirata a verificare l’origine di alcune chiamate oggetto di spoofing telefonico rivolte ad utenti finali italiani”.

Per contrastare il fenomeno l’Autorità, nell’ambito delle attività del Comitato Tecnico sulla Sicurezza delle Comunicazioni Elettroniche cui partecipano anche la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, “ha adottato un piano di interventi, che prevede l’esecuzione di controlli mirati ed il blocco delle attività individuate in base alle attività di vigilanza svolte”. La società italiana sarebbe già stata sanzionata dall’Agcom nel luglio 2023 per la medesima violazione. L’attività di verifica è avvenuta dopo: “la segnalazione di un utente che lamentava l’uso illegittimo da parte di terzi del proprio numero mobile”. Avrebbe ricevuto fino a 180-200 chiamate al giorno “da parte di terzi sconosciuti che asserivano di richiamare a seguito di chiamate apparentemente provenienti dal numero mobile dell’utente”.