Besana in Brianza, i vandalismi al parco delle Rimembranze provocano indignazione nella comunità

Alpini, combattenti e reduci e Nastro azzurro si sono fatti carico della sistemazione delle targhette che erano stati divelte. Amareggiato il sindaco Emanuele Pozzoli
Un momento delle operazioni di ripristino

Un atto di vandalismo ha colpito il parco delle Rimembranze, situato vicino al cimitero di Besana in Brianza. Una quarantina di targhe commemorative, che rendono omaggio ai giovani besanesi caduti durante la Grande Guerra, sono state divelte e abbandonate sul terreno. Questo gesto ignobile è stato scoperto la settimana scorsa e immediatamente segnalato al Comune, che ha provveduto a denunciare l’accaduto ai carabinieri.

Vandalismi: alpini, combattenti e reduci e Nastro azzurro sono intervenuti per la sistemazione

Grazie all’intervento delle associazioni d’Arma della città, come alpini, combattenti e reduci e Nastro azzurro, le targhe sono state ricollocate nell’ordine corretto. L’atto di vandalismo ha suscitato grande indignazione nella comunità, che si chiede quale possa essere stato il motivo o il divertimento dietro a un gesto così irrispettoso. La mancanza di rispetto per i morti è vista come un segno di un più ampio problema di mancanza di educazione e valori.

Vandalismi: lo sconforto del sindaco Emanuele Pozzoli

«Il danno fatto da qualche poveretto merita un ringraziamento pubblico e collettivo», ha commentato il sindaco Emanuele Pozzoli, indignato per quanto accaduto. «Per giorni i nostri alpini, combattenti e Nastro azzurro si sono adoperati per ripristinare nel migliore dei modi le targhe rimosse dal parco delle Rimembranze. Hanno terminato il lavoro riportando le targhe al loro posto. Non capirò mai quale intima soddisfazione possa derivare da gesti del genere. Ma conosco lo straordinario senso di rispetto delle nostre associazioni alle quali va il nostro ringraziamento». Negli ultimi tempi, Besana in Brianza ha dovuto affrontare una serie di atti vandalici che colpiscono i beni pubblici. Questi episodi, probabilmente opera di gruppi di giovani, causano danni economici e colpiscono il lavoro dei volontari che si impegnano per la comunità. Tra i vari atti incivili segnalati, vi sono la rimozione dei cartelli del sentiero dei proverbi, la distruzione di giochi, deturpazioni e graffiti sui muri.