Ascensore all’Arengario di Monza, sopralluogo dell’archistar Stefano Boeri

Sopralluogo dell'archistar Stefano Boeri all'Arengario di Monza: potrebbe firmare il progetto di abbattimento delle barriere architettoniche
L’archistar Boeri davanti all’Arengario di Monza

Stefano Boeri potrebbe firmare il progetto di abbattimento delle barriere architettoniche dell’Arengario di Monza: giovedì 1° agosto ha effettuato un sopralluogo nel palazzo medievale insieme ad alcuni collaboratori, al sindaco Paolo Pilotto, all’assessore ai lavori pubblici Marco Lamperti e ai tecnici del Comune. Boeri, che ha risposto a una lettera d’invito del primo cittadino, è salito sulla torretta e ha visitato il salone.

«Lavoreremo insieme per rendere non solo accessibile a tutti, ma anche vivo l’Arengario – ha affermato l’archistar – terremo conto dei cambiamenti che lo hanno interessato in quasi ottocento anni. Sarà una sfida difficile, ma appassionante». L’edificio monzese, ha aggiunto, presenta una «sequenza di interventi che non si trova facilmente altrove»: prima di avviare la progettazione Boeri e il suo studio potrebbero interpellare alcuni esperti di storia dell’arte.

Ascensore all’Arengario di Monza, il sindaco: “Contiamo di terminare entro la fine del mandato”

L’adeguamento ruoterà attorno all’installazione di un ascensore: gli architetti valuteranno anche i disegni per la posa di un impianto di cristallo sotto il porticato elaborati alcuni mesi fa dagli uffici di piazza Trento e Trento che hanno suscitato più di una critica tra gli addetti ai lavori.

Boeri e il suo staff si confronteranno fin da subito con la Sovrintendenza a cui, ha spiegato l’architetto, presenteranno due-tre proposte alternative. Una volta incassato il via libera si dedicheranno al progetto vero e proprio: questa fase richiederà alcuni mesi tanto che la giunta punta a pubblicare nel 2025 la gara per l’assegnazione dei lavori che potrebbero protrarsi per un anno abbondante. «Contiamo di completare l’intervento entro la fine del nostro mandatoha commentato Pilotto – l’Arengario ha un significato forte per i monzesi e una bellezza intrinseca: per molti secoli è stato il palazzo del potere e ha dialogato con quello della religione e la piazza del mercato. Vogliamo renderlo di nuovo fruibile per le esposizioni e gli incontri: effettueremo anche le verifiche acustiche per comprendere se potrà ospitare concerti di ottoni o fiati». «Nel bilancio 2024 – ha ricordato Lamperti – abbiamo inserito 700.000 euro per il suo recupero».

Ascensore all’Arengario di Monza: il palazzo non ospita iniziative pubbliche dal 2021

Prima di formalizzare l’incarico a Boeri il Comune pubblicherà un avviso a cui potranno partecipare altri professionisti: «Mi sono rivolto a lui – ha precisato il sindaco – perché ha una grande esperienza nel recupero degli edifici storici. Ha, inoltre, una certa familiarità con Monza: il suo studio ha firmato la riqualificazione delle case Aler di via Baradello mentre sua mamma (Cini Boeri ndr) ha curato l’allestimento del Museo del Duomo».

L’Arengario non ospita iniziative aperte al pubblico dal 2021, da quando la Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, ha presentato un ricorso al Tribunale di Milano che è costato al Comune una condanna per discriminazione.