Allevi attacca: «Cose mai viste» Lomartire: «Colpa della bambola»

Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza, non usa mezzi termini per commentare quanto sta accadendo a Brugherio: “Non ho mai visto una cosa simile in 30 anni. Il provinciale ha diritto a scegliere anche tutti i nomi della lista.
Dario Allevi
Dario Allevi

Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza, non usa mezzi termini per commentare quanto sta accadendo a Brugherio: “Non ho mai visto una cosa simile in 30 anni. Il provinciale ha diritto a scegliere anche tutti i nomi della lista -sottolineava- ma ci siamo limitati a chiedere di inserire tre persone. È ragionevole”. Roberto Assi, Mariele Benzi, Massimo Pirola, Elia Masi e gli altri del gruppo avrebbero fatto orecchie da mercante. Avrebbero evitato di raccogliere le firme per la lista modificata sperando che all’ultimo i vertici concedessero il simbolo pur di partecipare alle elezioni. Così non è andata. “Vertici provinciali e regionali sono sulla stessa posizione: è stato un boicottaggio -ha detto Allevi-. Li abbiamo avvisati un mese e mezzo prima che avremmo voluto visionare le liste come è stato fatto per gli altri comuni. Con gli altri c’è stata una collaborazione straordinaria, il Pdl di Brugherio è scomparso”.

E ancora: “Il 24 aprile è stato chiesto l’intervento del coordinatore regionale Mario Mantovani che ha gentilmente ricevuto Assi e i suoi il 25 mattina. Lì abbiamo accettato di rinunciare a inserire Caggiano. Per il resto ci hanno fatto credere di essere d’accordo ma poi non hanno raccolto le firme”. Sabato mattina una figura di garanzia di Mantovani, Ernesto Turati, si è presentata sul posto con la delega pronta, valida per la lista modificata dal provinciale. “Mantovani aveva approvato quella lista e, non trovandolo per telefono, non avrei mai potuto autorizzare un elenco non concordato” -ha spiegato Allevi.

“La devono finire di accusare me -ha tuonato Lomartire insolitamente fuori dai gangheri- loro sono banditi della politica che volevano forse farmi fare il maggiordomo. Credevano di costruirsi il loro partito ma alla fine hanno condannato il Pdl a non partecipare alle elezioni. Hanno cercato di mettere il partito di fronte al fatto compiuto, di fare il colpaccio. Sapevano benissimo che non avremmo autorizzato una lista senza qui tre nomi”. Fonti ben informate raccontano che vertici provinciali e regionali del Pdl hanno saputo della candidatura di Assi da Facebook. Lomartire non esclude “qualche ricorsino” e poi sentenzia: “La rovina del Pdl di Brugherio è iniziata quando è arrivata la bambola”, alludendo chiaramente alla Benzi.