Agrate Brianza, uomo picchia la moglie incinta, che vuole abortire: i carabinieri lo arrestano

L'aggressione sarebbe seguita alla decisione della donna di interrompere la gravidanza, frutto di una violenza subita dal marito. Per lei è stato attivato il codice rosso
I carabinieri hanno arrestato il marito aggressore e soccorso la moglie ferita

Nel pomeriggio di venerdì 27 settembre, i carabinieri della stazione di Agrate Brianza hanno arrestato un 26enne di origini albanesi, operaio e residente sul territorio locale, per maltrattamenti nei confronti della moglie. L’arresto è avvenuto a seguito della richiesta di aiuto della vittima, che durante l’ultima aggressione è riuscita a contattare il numero di emergenza 112. I militari sono giunti tempestivamente all’abitazione, sorprendendo il 26enne mentre si stava allontanando. All’interno dell’appartamento hanno trovato la donna con evidenti segni di ecchimosi al volto e al collo. Immediatamente soccorsa, la giovane è stata trasportata in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate, dove è stata dimessa con una prognosi di alcuni giorni.

Carabinieri: le violenze proseguivano ormai da qualche anno a questa parte

La vittima, una 25enne, ha formalizzato la denuncia presso gli uffici della stazione carabinieri di Agrate Brianza, riferendo di essere stata vittima di violenze fisiche e psicologiche da parte del marito fin dal 2020, quando era in attesa del primo figlio. Gli episodi di violenza, sia fisica che verbale, si sarebbero verificati frequentemente e spesso alla presenza dei due figli di tenera età. L’ultima aggressione fisica è avvenuta il giorno dell’intervento dei carabinieri, scaturita dal rifiuto del marito alla decisione della donna di interrompere una gravidanza, conseguenza di una violenza sessuale subita dallo stesso. La visita medica di conferma della gravidanza aveva portato a un confronto violento, con insulti e percosse da parte dell’uomo.

Carabinieri: il pubblico ministero ha disposto per la donna l’attivazione del codice rosso

Il pubblico ministero di turno presso la procura della Repubblica di Monza è stato immediatamente informato dell’accaduto, disponendo per la vittima l’attivazione della procedura del “Codice Rosso” e per l’aggressore l’arresto, con immediata traduzione nella casa circondariale di Monza.