A Monza e in Brianza prevalenza di avvocate ma resta alto il divario di reddito rispetto ai colleghi maschi

I dati diramati dalla Associazione Italiana Avvocati di Impresa: Lombardia unica regione che ha visto crescere nel 2023 il numero di legali, reddito medio salito a oltre 77mila euro
Avvocato- foto creata da Racool_studio/it.freepik.com
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A Monza e in Brianza la professione dell’avvocato è sempre più femminile: secondo dati diramati dalla Associazione Italiana Avvocati di Impresa presieduto dall’avvocato Antonello Martinez le avvocate sono il 57,4% del totale dei professionisti operanti. Una classifica che in Lombardia è guidata dagli ordini di Busto Arsizio (62%) e Lecco (58,2%). Un’analisi congiunta dei dati sul reddito e sulla parità di genere rivela inoltre che la Lombardia è la prima regione in Italia per reddito delle avvocate nel 2023, con 45.406 euro. Le avvocate lombarde guadagnano di più rispetto alle colleghe di altre regioni, ma il divario con gli uomini rimane il più alto d’Italia: come nel 2022, le donne guadagnano mediamente circa il 60% in meno.

Avvocati, Lombardia prima per numero: a Milano aumento dell’1,5%

La Lombardia si conferma anche la prima regione per numero di avvocati. Il distretto di Milano ha registrato un aumento degli iscritti pari all’1’5% rispetto al 2022 posizionandosi al secondo posto in Italia, alle spalle di Messina (+16,4%), per incremento del numero totale di avvocati attivi nel 2023. Si è passati dai 29.412 iscritti del 2022 ai 29.860 del 2023. “Un trend in controtendenza rispetto al calo nazionale – spiega Martinez – ma nella regione, specie a Milano, ci sono tanti studi legali d’affari”. Nel 2023 la Lombardia è l’unica regione italiana a registrare una crescita dell’1% degli avvocati attivi iscritti alla Cassa Forense, in controtendenza rispetto al calo dell’1,8% a livello nazionale.

Nella regione gli avvocati sono passati da 33.463 nel 2022 a 33.795 nel 2023; si tratta di circa 300 professionisti in più, concentrati soprattutto nel distretto giudiziario di Milano. Notevole la differenza tra i due distretti giudiziari della regione: in quello di Milano ci sono 29.860 avvocati attivi, mentre in quello di Brescia sono 6.050. La Lombardia si distanzia nettamente da regioni come Calabria, Basilicata, Puglia e Molise, dove nel 2023 si è verificato un calo significativo degli avvocati, con punte del -4,8%.

Il presidente della Associazione Italiana Avvocati d’Impresa: “Abbiamo la più alta densità di legali in Europa”

Il numero totale degli avvocati in Italia – afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – è sceso dai 225.513 del 2022 ai 221.523 del 2023. Si tratta di un calo fisiologico per un Paese che ha la più alta densità di avvocati in Europa. Solo in Lussemburgo, Cipro e Grecia ce ne sono di più. Fra le grandi nazioni europee siamo al primo posto con quasi 400 legali ogni 100 mila abitanti, dato che scende a 300 per la Spagna, a 200 per la Germania e a 100 per la Francia. Sul fronte economico – aggiunge Martinez, fondatore e naming partner dello studio Martinez&Novebaci – il calo degli iscritti in Puglia, Calabria e Sicilia ha fatto salire i redditi medi degli avvocati che rimangono comunque inferiori del 40-50% alla media nazionale (44.654 euro). Tra il 2022 e il 2023, il reddito medio degli avvocati lombardi è cresciuto del 3,7%, passando dai 75.849 euro del 2022 ai 77.598 euro nel 2023”.

Ci troviamo – conclude Martinez – in un mercato nazionale sovraffollato, dove i grandi studi legali d’affari sono concentrati tra Milano e Roma con un processo di aggregazioni che è ancora in corso e una parcellizzazione nel resto del Paese che non garantisce redditi ai livelli di altri Paesi europei. Ci sono anche i tanti legali che lavorano nelle aziende ma è un mondo diverso dalla libera professione. In Italia il percorso formativo e d’ingresso nella professione è più lungo e selettivo rispetto a tantissimi Paesi del Mondo, forse si dovrebbe intervenire anche in questa direzione per imprimere una svolta a questa professione”.