A Monza acqua non adatta al consumo umano per irrigare e lavare le strade: firmato il protocollo

Firmato un protocollo quinquennale tra Comune di Monza e Brianzacque, ATO e Provincia di Monza e Brianza
Monza lavaggio strade a San Fruttuoso: parte la nuova sperimentazione e cambiano i divieti
Monza lavaggio strade a San Fruttuoso

Acque non potabili per l’irrigazione delle aree verdi comunali e per il lavaggio delle strade: è il fulcro di un protocollo, della durata quinquennale, per contrastare lo spreco d’acqua potabile ottimizzando l’utilizzo, siglato dal Comune di Monza e Brianzacque, ATO e Provincia di Monza e Brianza e approvato negli scorsi giorni dalla giunta comunale monzese. L’idea e il proposito è l’incentivazione dello sfruttamento di riserve idriche non potabili – che si tratti di acque opportunamente trattate provenienti dallo scarico del depuratore di San Rocco o da pozzi che pescano acqua non adatta al consumo umano – per l’irrigazione delle aree verdi comunali e per il lavaggio delle strade così da ridurre il consumo di acqua potabile. Obiettivo dell’accordo è inoltre la progressiva deimpemeabilizzazione del territorio e la realizzazione di infrastrutture verdi per la gestione delle acque piovane.

Monza: il protocollo per ridurre lo spreco di acqua, impegno anche per deimpermeabilizzare i terreni

Si tratta di un documento che rientra “in più ampio contesto di sforzi per la lotta allo spreco dell’acqua e al risaldamento globale” precisa il comune di Monza, già impegnato quale capofila di un progetto allargato denominato “Monza & CO – Green and blu transition” – che sarà sottoposto al cofinaziamento da parte di Fondazione Cariplo – “per la definizione entro fine 2024 di una strategia di transizione climatica finalizzata ad attivare azioni di contrasto al cambiamento climatico insieme con il Comune di Bellusco, il Consorzio Reggia di Monza, il Parco Regionale Valle del Lambro, ERSAF, Legambiente”.

Verrà promossa anche una campagna informativa, in collaborazione con gli altri firmatari dell’accordo, “per accelerare il processo di sensibilizzazione di tutti i cittadini della città in merito allo spreco dell’acqua”. La Provincia, in quanto autorità competente per le procedure di autorizzazioni di pozzi, si attiverà per attuare “un procedimento pilota che coinvolga tutti i soggetti firmatari”. BrianzAcque – con il supporto dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia (ATO) – “procederà a ipotizzare la collocazione, e quindi la realizzazione di nuovi pozzi, in aree strategiche sul territorio del comune di Monza che non vengano utilizzati per il consumo di acqua potabile così da valutarne l’utilizzo per altri usi”. Inoltre, “elaborerà un “progetto di fattibilità tecnico economica finalizzato all’appalto integrato” per il rifacimento di Piazza Garibaldi in Comune di Monza nell’ottica di aumentarne la resilienza agli eventi meteorici estremi attraverso aree di gestione delle acque piovane. La scelta verrà effettuata attraverso un concorso di idee che coinvolga l’ordine degli architetti.

Il protocollo salva acqua a Monza: “Un passo per la lotta al cambiamento climatico”

“Scopo del protocollo – osserva l’Assessore all’Ambiente Giada Turato – è evitare lo spreco delle risorse idriche, ottimizzando la rete d’acqua potabile in città e sfruttando al meglio quella non potabile, come ulteriore passo nella lotta al cambiamento climatico. Nell’intervento che coinvolge Piazza Garibaldi, inoltre, verranno implementati sistemi di drenaggio urbano sostenibile (SuDS), l’ultima risposta concreta di BrianzAcque nella lotta agli impatti negativi del riscaldamento globale”.

“Un’azione sinergica – aggiunge il Presidente e AD di BrianzAcque Enrico Boerci – che ci unisce all’insegna della sostenibilità per il nostro territorio. Investiamo in infrastrutture, ma anche in attività di sensibilizzazione, per l’utilizzo consapevole di questa risorsa preziosa che è l’acqua pubblica. Abbiamo già un esempio concreto presso il Centro Sportivo “Silvio e Luigi Berlusconi” – Monzello, con un pozzo di prima falda realizzato ed inaugurato nel marzo dello scorso anno. L’obiettivo è quello di replicare queste iniziative e fare rete per rendere la Brianza sempre più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici”.

“È ben chiaro ed evidente a tutti che l’acqua, oltre ad essere un elemento fondamentale per la sostenibilità del Pianeta, è sempre più succube di una forte pressione causata dal recente cambiamento climatico – dichiara il Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio -. In quanto bene naturale e diritto umano universale essenziale, sia per quanto riguarda quella per uso potabile che per tutti quei servizi che rappresentano un presupposto irrinunciabile per una vita dignitosa di ognuno di noi, abbiamo il dovere di garantire il capitale naturale anche per il futuro. La sigla del protocollo è innanzitutto frutto di una reale ed operosa collaborazione cooperazione fra le amministrazioni territoriali, certo, ognuno per la sua parte, ma in un’ottica di tutela comunitaria di quanto è prioritario e fondamentale per la nostra esistenza e di quella delle future generazioni”.